Milano, 19 set. (Adnkronos) – Le parole del testimone che sostiene di aver sorvolato l’area di Chignolo d’Isola più volte, subito dopo la scomparsa della 13enne Yara Gambirasio “cambiano lo scenario investigativo” e “potrebbero aprire un’attività di indagine diversa”. Ne è convinto il criminologo investigativo Ezio Denti.
“Se quel corpo fosse stato trovato nell’immediatezza, le tracce biologiche non sarebbero state alterate dal tempo”, sottolinea. L’ipotesi che sia stata uccisa in un luogo e poi abbandonata a Chignolo d’Isola “potrebbe spiegare perché i cani molecolari si fermano al cantiere” ma indica anche che “chi ha colpito è una persona della zona, forse qualcuno che lavora nel campo dell’edilizia, visto che – sottolinea – ci sono costruzioni piuttosto recenti”.
Ma la scelta di lasciarla in un campo abbandonato porta con sé anche altri interrogativi: “perché chi la abbandona non nasconde il cadavere, e perché sceglie proprio quel posto?”. E ancora: “chi lo ha fatto – conclude il criminologo – ha davvero agito da solo?”.