– “Devo dire -aggiunge La Russa- che rispetto ai presidenti del Consiglio che si sono succeduti, il Presidente Napolitano mi è sembrato che sia l’unico che abbia veramente a cuore questa vicenda. Ho espresso anche al Capo dello Stato tutta la preoccupazione per il ritardo ingiustificato nell’avvio dell’arbitrato internazionale, anche perchè non può valere la giustificazione che questa scelta dipende dalla volontà di favorire l’azione diplomatica. Qualsiasi avvocato infatti sa che se c’è una causa in corso, è più facile portare avanti una trattativa”.
“Al Capo dello Stato -dice ancora l’ex ministro della Difesa- ho annunciato anche la volontà di votare contro il decreto legge che proroga le missioni internazionali, o almeno contro quelle antipirateria, nonostante la nostra amicizia per le Forze Armate, fin quando non saranno rientrati i marò. Alla fine abbiamo deciso di presentare un emendamento che chiede di valutare lo stop alle missioni internazionali se entro fine anno non saranno rientrati i marò, mentre un emendamento presentato dalle altre forze politiche restringe questa valutazione a quelle antipirateria”.
“Napolitano ha ascoltato le nostre considerazioni e quello che posso dire -conclude La Russa- e che ha anche espresso una certa incomprensione per i ritardi della giustizia indiana”.