Home Nazionale Caso Cucchi: Sappe querela la sorella Ilaria ‘in difesa onore polizia’

Caso Cucchi: Sappe querela la sorella Ilaria ‘in difesa onore polizia’

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Roma, 3 nov. (Adnkronos) – “L’insieme delle dichiarazioni diffuse da Ilaria Cucchi pare voler istigare all’odio e al sospetto nei confronti dell’intera categoria” di operatori del comparto sicurezza, e in particolare di chi “si occupa della custodia di soggetti in stato di arresto o detenzione. Questo non lo possiamo accettare”, e per la “difesa dell’onore e del decoro della Polizia penitenziaria”, abbiamo depositato, nei giorni scorsi, una querela nei confronti di Ilaria Cucchi. Lo comunica il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
“Dopo essersi improvvisata aspirante deputato, – afferma Donato Capece, segretario del Sappe – Ilaria Cucchi vorrebbe ora vestire i panni di pubblico ministero, per confezionare una sentenza sulla morte del fratello Stefano che più la soddisfi. Bisogna finirla con essere garantisti a intermittenza, rispettando le sentenze solo quando queste fanno comodo. Bisognerebbe mostrare pubblicamente anche le 250 fotografie fatte prima dell’esame autoptico, che dimostrano che sul corpo di Stefano Cucchi non c’era nulla, e non sempre e solo quella, terribile, scattata dopo l’autopsia e che presenta i classici segni del livor mortis”.
“E quali sono – prosegue Capece – le presunte nuove prove sulla morte del giovane che non sono state portate in dibattimento?”. Il Sappe ha, fino ad oggi, avuto un “basso profilo”, nella vicenda e non “accetta giudizi e illazioni” contro la Polizia penitenziaria. E’, inoltre, pretestuosa, “demagogica e strumentale”, anche la proposta di intitolare una strada di Roma a Stefano Cucchi: “A parte che, lo dice la legge, non possono intitolarsi strade o vie a chi è morto da non meno di dieci anni, mi chiedo quali siano le benemerenze verso la nazione di Stefano Cucchi idonee a legittimare tale singolare richiesta. Ma quante sono, a Roma, le strade dedicate alla memoria degli appartenenti alle forze di polizia e di soccorso pubblico morti per mano della criminalità o, appunto, nel corso di interventi di soccorso pubblico?”.