Roma, 16 lug. – (Adnkronos) – “Io il prossimo ct della Nazionale italiana? Bisogna domandarlo al prossimo presidente federale. Trattativa semplice o complicata? Dipende…una trattativa e’ una trattativa, c’è il lato economico, quello tecnico, ci sono tante cose nella trattativa, ma vale sia per un club che per una Nazionale”. Sono le parole del tecnico, Roberto Mancini, ancora in lizza per prendere il posto di Cesare Prandelli alla guida della nazionale azzurra.
L’ex allenatore del Galatasary ha poi parlato dello stato di salute del calcio italiano. “Veniamo da due Mondiali fatti abbastanza male e quindi è chiaro che si è portati a buttare tutto, ma in Italia i giocatori bravi nascono sempre, credo ci siano giocatori giovani ed esperti bravi, non è tutto da buttare, al mondiale c’è stata anche un po’ di sfortuna, sbagli una partita e si complica tutto”. Il gap però con i grandi club europei rimane. “Hanno introiti enormi, il doppio di quelli che abbiamo in Italia, ed è più difficile comprare giocatori migliori che devono essere pagati”, ha proseguito Mancini a Sky.
L’allenatore jesino parla anche di Mario Balotelli. “Non lo conosco bene, un allenatore della nazionale dovrebbe valutare se meriti di giocare nella nazionale o no, se Mario in quel momento delle convocazioni merita di giocare, perchè ha fatto grande campionato credo vada convocato. Un ct fa le convocazioni e valuta soprattutto questo, ma Mario ha delle qualità tecniche enormi e all’Europeo ha fatto molto bene, anche se al mondiale ha fatto abbastanza male”. (segue)