Cagliari, 5 giu. – (Adnkronos) Massimo Cellino ha mantenuto la parola. “Se entro mercoledì (ieri quindi) non verseranno l’anticipo di 10 milioni, non se ne fa nulla”. Lo aveva detto una settimana fa, quando Luca Silvestrone, l’emissario degli americani senza volto, sbandierò trionfalmente da Miami l’esito positivo della trattativa per l’acquisto del Cagliari calcio da parte di una cordata di imprenditori americani da lui rappresentati. Ieri i 10 milioni non sono arrivati sul conto del club di viale La Playa e Massimo Cellino chiude le porte al fantomatico fondo d’investimento americano. Caso mai ci fosse mai stato. Doccia fredda, ma non tanto per i tifosi (quelli che ci credevano), all’indomani dell’ok della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo per l’ampliamento del Sant’Elia a 16mila posti.
Il presidente del Cagliari, e dei Leeds , svela tutti i retroscena in un’intervista a L’Unione sarda: “Gli americani? Sono a ‘Chi l’ha visto?’ Cercateli lì”, dice al quotidiano cagliaritano riferendo di aver incontrato l’emissario degli americani “solo perchè me lo hanno chiesto i tifosi e con lui c’era Dan Meis”, l’archistar degli stadi Usa. E a proposito dell’acconto da 10 milioni di euro, con il suo solito stile burlesco, Cellino dice che sull’assegno “hanno messo sette zeri, ma si sono dimenticati di mettere l’uno davanti!”. (segue)