(AdnKronos) – Allegri risponde poi a una domanda sul modulo: “Ho giocato, in tempi remoti, vale a dire a Grosseto, anche con il 3-5-2. È il modo di interpretare le cose. Quando noi abbiamo giocato con un sinistro a destra, abbiamo avuto delle difficoltà, nello sviluppo dell’azione, non ci potevamo mettere a quattro quando iniziavamo l’azione, bisognava slittare dall’altra parte, però slittando dall’altra parte, trovavamo due sinistri nella zona centrale del campo, con Bonucci a fare il terzino destro. Mi sembrava giusto avere un inizio dell’azione con i tre dietro, magari. Mentre all’inizio con Caceres è stata una cosa un po’ diversa, soprattutto perché Lichsteiner faceva l’ala. È normale che, avendo un giocatore più offensivo davanti, hai più giocatori tra la linea di centrocampo e gli attaccanti, quindi la gestione della palla dovrebbe essere migliore, soprattutto minore punti di riferimento. È normale che ci vuole equilibrio, i tre davanti si possono sopportare se danno una mano come stanno facendo loro”.
Sul 3-5-2 da archiviare il tecnico della Juventus puntualizza: “No, assolutamente. Oggi se c’era bisogno durante la partita si poteva giocare a tre, con un difensore in più magari, dipende dalle necessità della partita. È un sistema di gioco con cui la squadra ha vinto tre scudetti, facendo bene. Quest’anno abbiamo fatto bene all’inizio, sviluppando quel sistema di gioco un po’ in modo diverso, poi abbiamo giocato solamente tre partite a tre, a Empoli, a Sassuolo e ad Atene. All’inizio cercavamo di sviluppare il gioco in modo diverso, poi ci sono venuti a mancare dei giocatori, però credo non sia un sistema di gioco che faccia la differenza, ma il modo in cui lo si interpreta”.