Home Nazionale Banche: Abi, un miliardo per la sicurezza, cyber frodi da 700mila euro

Banche: Abi, un miliardo per la sicurezza, cyber frodi da 700mila euro

0

Milano, 24 ott. (Adnkronos) – In Europa ogni giorno ci sono milioni di attacchi informatici, alcuni vanno a segno, altri sono sventati da chi si occupa di cyber security. Nel mirino di hacker di tutto il mondo ci sono privati, istituzioni e banche: in Italia il costo delle frodi bancarie, secondo i dati disponibili, è di 700mila euro all’anno. Per garantire la sicurezza dei propri sistemi l’Associazione bancaria italiana dice che gli istituti di credito spendono, in totale, fino ad un miliardo di euro ogni anno. In Europa, solo con la violazione delle carte di credito, vengono rubati in media 1,7miliardi di euro all’anno.
In un incontro organizzato dall’Abi e dalla Polizia di Stato si è tracciata una linea sulle politiche per la sicurezza italiana ed europea. Pierfrancesco Gaggi, presidente di Abi Lab, dice che “il risultato delle frodi rimane molto basso, ma i tentantivi d’accesso illecito aumentano”. Il livello di rischio, secondo Gaggi, “è basso” proprio perché l’impegno per la sicurezza negli ultimi anni è aumentata da quando si è deciso di investire in termini di uomini e risorse economiche. La cifra raggiunge “il miliardo” spiega Romano Stasi, segretario generale di Abi Lab, anche se questa voce comprende sicurezza fisica, logica e informatica.
Secondo le statistiche di Abi Lab, le operazioni fraudolente in Italia sono una ogni milione di accessi, “ma non bisogna mai abbassare la guardia – dice Gaggi – perché anche se i sistemi sono sicuri, chi li mette a repentaglio è sempre più bravo”. A supporto delle banche c’è la polizia che entra in gioco solo quando c’è il forte dubbio che qualche operazione sia illecita, come può essere una transazione all’estero effettuata da chi in quel paese non è mai andato.
(Adnkronos) – L’obiettivo dell’Abi è quello di creare una rete europea per mettere in comune le singole esperienze in termini di cyer security: “Come banche italiane – dice Gaggi – abbiamo sempre puntato alla condivisione, sulla sicurezza lo facciamo in modo particolare”. Sono quaranta le banche che cooperano e più di 350 gli esperti che scambiano informazioni per rendere sempre più invulnerabile il sistema bancario.
La necessità di condividere le informazioni per proteggere le reti esiste anche in Europa. Troels Oerting, responsabile dell’European Cybercrime Crentre (Ec3), spiega che “ogni giorno ci sono milioni di attacchi e solo sulle carte di credito sono rubati ogni anno 1,7miliardi di euro”. Agire è fondamentale, ma i singoli paesi membri non potranno farlo da soli perché “gli hacker non hanno confini: è necessario – dice Oerting – fare rete tra le diverse polizie, ma è importante che collaborino anche banche, aziende e cittadini”.