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Anmvi, escalation criminalità contro veterinari

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Roma, 30 lug. (AdnKronos Salute) – “La criminalità non va in vacanza. E continua ad intimidire con atti di violenza e di aggressione i medici veterinari. Dopo l’auto incendiata nei giorni scorsi ai danni di un veterinario di Vibo Valentia, cresce vertiginosamente il bilancio delle aggressioni, anche fisiche, ai danni di professionisti che svolgono attività ufficiali di controllo e di prevenzione veterinaria”. A denunciarlo è l’Anmvi, Associazione nazionale medici veterinari.
“Da tempo nel mirino della criminalità, comune o organizzata, ci sono – sottolinea l’Anmvi – anche le strutture veterinarie esposti ad atti vandalici, non di rado a scopo di racket, intimidazione e ricatto, finalizzati a interrompere attività sanitarie a tutela della salute pubblica, degli animali allevati e della sicurezza alimentare”
“Preoccupa che non ci siano mai state risposte adeguate da parte delle istituzioni e dei ministeri competenti, primi fra tutti i ministeri dell’Interno e della Salute”, dichiara il presidente dell’Associazione, Marco Melosi. L’Anmvi torna a chiedere che “dopo anni di inerti iniziative di passivo monitoraggio istituzionale del fenomeno, specie nei territori ad alta intensità criminale, il Governo si faccia carico del problema e faccia seguire azioni di concreto supporto e intervento per garantire salute e legalità”. Secondo Melosi, “i veterinari non possono più essere lasciati soli a subire senza che la giustizia ne risarcisca la dignità, il coraggio e i danni economici e morali subiti”.