Milano, 24 set. (Adnkronos) – Il consiglio di amministrazione di A2A, riunitosi oggi sotto la presidenza di Giovanni Valotti, ha deliberato, su proposta del Comitato per la remunerazione e le nomine e con il parere favorevole del Collegio Sindacale, in merito agli emolumenti del presidente esecutivo, del vicepresidente e dell’amministratore delegato della società che sono stati ridotti di oltre il 50% rispetto al precedente assetto. Il costo complessivo per l’azienda è diminuito di oltre il 65%. Per i tre componenti del vertice aziendale non è previsto il contratto di lavoro subordinato.
Più precisamente il cda ha deliberato di attribuire al presidente esecutivo, un compenso lordo omnicomprensivo di 390 mila euro l’anno, senza alcuna componente variabile. Per il vicepresidente il compenso lordo è di 40 mila l’anno, senza alcuna componente variabile, riconosciuto per la responsabilità dell’Internal Audit del gruppo A2A e per l’amministratore delegato il compenso lordo è pari a 620 mila l’anno.
All’amministratore delegato è stato inoltre riconosciuto un compenso variabile massimo, legato al raggiungimento degli obbiettivi previsti dal Piano Incentivi, fino al 40% dell’emolumento complessivo. L’amministratore delegato ha rinunciato ai compensi variabili che potrebbero essergli riconosciuti per l’anno 2014.