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Via libera del Senato a ecobonus, è legge

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Roma, 1 ago. (Labitalia) – Via libera del Senato al decreto legge ecobonus. Con 249 voti favorevoli, 2 voti contrari e nessun astenuto il provvedimento diventa legge. Il decreto legge estende gli ecoincentivi a tutto il 2013 e porta lo sconto fino al 65% delle spese effettuate per le ristrutturazioni edilizie per il miglioramento dell'efficienza energetica (la normativa in vigore fino al 30 giugno fissava lo sconto al 55%). Vengono dati altri sei mesi di tempo, fino al 30 giugno 2014, per gli interventi riguardanti parti comuni dei condomini edilizi o l'integralita' delle unita' immobiliari di cui si compone il singolo condominio. Le detrazioni, come gia' previsto in precedenza, saranno ripartite in 10 quote annuali di pari importo. Per le ristrutturazioni edilizie e' prevista un'agevolazione fiscale del 50%, da attivare entro la fine dell'anno, per spese fino a 96.000 euro. La normativa precedente fissava al 36% lo sconto, per spese fino a 48.000 euro. La detrazione del 50% viene estesa anche alle spese sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione, per un importo massimo pari a 10.000 euro. Nel passaggio del provvedimento a Montecitorio e' stato approvato all'unanimita' un emendamento che impegna il governo a rendere strutturale lo sconto, a partire dal prossimo anno. Gli incentivi, secondo quanto prevede la proposta di modifica, riguarderanno anche altri interventi oltre all'efficienza energetica e le ristrutturazioni. Viene inoltre estesa agli interventi di prevenzione sismica nelle aree a piu' alto rischio sismico l'agevolazione fiscale del 65%. Le risorse vengono reperite attraverso la cancellazione dell'iva agevolata su: gadget allegati ai quotidiani ed altri prodotti; bevande e alimenti venduti nei distributori automatici. Il decreto, inoltre, recepisce la direttiva Ue sulla riqualificazione e l'efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano. Un intervento che si e' reso necessario, per rispondere all'Ue che ha avviato una procedura di infrazione per il mancato recepimento della direttiva stessa.Nel dettaglio il decreto legge prevede: la sostituzione dell'attestato di certificazione energetica (Ace) con l'attestato di prestazione energetica (Ape); la previsione di una riforma nella metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche negli edifici: la disciplina dei termini per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici ad 'energia quasi zero' (fissando al primo gennaio 2021 la data a partire dalla quale tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici ad energia quasi zero); la ridefinizione dell'impianto sanzionatorio in materia di certificazione energetica degli edifici.