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Valdarno, Sindaco a colloquio con consiglio direttivo di Confcomercio

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“L’Amministrazione Comunale di San Giovanni Valdarno continuerà ad investire per valorizzare il centro storico e renderlo funzionale e accessibile, sostenendo così indirettamente tutte le sue attività economiche, che ad oggi danno lavoro ad oltre settecento persone, senza contare gli occupati dell’indotto”. A parlare è il presidente della Confcommercio sangiovannese Paolo Mantovani, all’indomani dell’incontro tra il suo consiglio direttivo e il primo cittadino Maurizio Viligiardi.

Tra gli argomenti affrontati nel colloquio, che si è svolto presso la sede dell’associazione di categoria in corso Italia: parcheggi, progetti di riqualificazione di aree ed edifici esistenti, sviluppo urbanistico, “ma soprattutto il preciso impegno del Comune a non lasciare a se stessa la rete imprenditoriale”.

“Il Sindaco”, spiega il presidente dei commercianti, “ci ha confermato la volontà dell’Amministrazione di non bloccare lo sviluppo di San Giovanni. Vigileremo sui risultati ma è comunque una piccola iniezione di fiducia in questo momento, visto che i segnali a livello nazionale non sono affatto confortanti tra contrazione dei consumi, aumento delle tasse, stretta creditizia e incertezze politiche”.

Molti i punti da sviluppare nel programma di lavoro predisposto dal Comune per il centro storico. Intanto, i parcheggi, la cui implementazione è considerata basilare per favorire la frequentazione del centro. “Abbiamo individuato due nuove aree”, ha detto il sindaco Viligiardi, “una sopra via 2 Giugno e una nella zona di Ponte alle Forche, che abbiamo intenzione di acquistare dalle Ferrovie. Il nostro obiettivo è ottenere almeno l’utilizzo di quella di via II giugno entro il 2013, poi partiremo coi lavori”.

Poi, c’è la questione del vecchio ospedale, “un vero pugno nell’occhio per chi si avvicina al centro” come lo ha definito il presidente della Confcommercio. “Ormai dovremmo esserci: Il cantiere potrebbe riaprire entro l’estate e chiudersi dopo un anno e mezzo”, ha anticipato il Sindaco, “il proprietario in questi giorni sta rivedendo il progetto per abbassare i costi e sta ricontrattando con le banche le linee di finanziamento. I lavori di urbanizzazione dell’area saranno tutti a carico dell’investitore”.

Tra le altre azioni di riqualificazione ci sono in cantiere l’inaugurazione del Museo delle Terre Nuove a Palazzo d’Arnolfo, prevista per giugno, poi nei mesi a venire il trasferimento della Biblioteca nella ex Casa del Fascio e la ristrutturazione del teatro Bucci, per le quali il Comune ha ottenuto un finanziamento al 60% dalla Regione Toscana. “Fino a quando il centro ospiterà luoghi di pubblica utilità, come uffici e biblioteche, l’affluenza di pubblico sarà garantita, e con questa la sopravvivenza di tante imprese”, sottolinea Mantovani, “speriamo che i lavori procedano spediti, soprattutto per il teatro. Perdere una stagione di spettacoli significa infatti disperdere il pubblico conquistato finora”.

Viligiardi ha quindi confermato l’intenzione della sua Amministrazione di mantenere alti livelli qualitativi nei servizi destinati alla salvaguardia del decoro urbano e allo spazzamento, “per i quali”, ha sottolineato, “il nostro Comune spende complessivamente più di tutti gli altri Comuni della zona”.

Qualche timore i commercianti l’hanno manifestato in merito all’introduzione della Tares, la nuova imposta comunale che copre rifiuti e altri servizi. “Il pericolo che porti ad aumenti esasperati delle tariffe c’è. Non vorremmo che i costi della collettività ricadessero solo sulle imprese, già minate da un calo di redditività preoccupante. Più di un imprenditore lavora per pagare i costi fissi e i dipendenti, ma non può durare a lungo…”.

I consiglieri della Confcommercio sangiovannese hanno infine chiesto al Sindaco alcune delucidazioni sul futuro dell’area di sant’Andrea. “Le ipotesi di un insediamento commerciale di quelle dimensioni, che va ad aggiungersi agli altri esterni al centro, è allarmante per le nostre imprese. In un momento come questo, in cui il mercato è fermo, si fa grande fatica a resistere, se poi si aggiunge la concorrenza… a meno che non si voglia incentivare il trasferimento delle sedi commerciali dal centro alle aree esterne, senz’altro meno costose. Ma così si rischia di spopolare il cuore della città privandolo di servizi e dimezzando il valore immobiliare di tutti gli edifici, quindi toccando le tasche delle famiglie e ”.

Il Sindaco ha però rassicurato i commercianti: “abbiamo intenzione di ridurre la quota destinata al commercio nelle aree di nuovo sviluppo”, ha detto, “nella fattispecie l’area di Sant’Andrea resta a prevalenza industriale, la quota commerciale sarà di soli 3mila metri quadrati su una superficie complessiva di ventimila e rappresenterà un’attrazione solo per tipologie che non avranno nessuna conflittualità con il centro storico”.

“Siamo soddisfatti del colloquio avuto e ringraziamo il Sindaco della consueta disponibilità”, conclude il presidente Mantovani, “da parte nostra, continueremo a vigilare sulle criticità delle imprese portandole all’attenzione del Comune, consapevoli che il futuro delle nostre imprese è legato a doppio filo a quello della città”.