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Uil Temp: ipotesi accordo per cocopro in istituti ricerca di mercato

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Roma, 25 nov. (Labitalia) – "Dopo diversi mesi di trattativa tra Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uil Tem.p e Assirm, Associazione che riunisce gli istituti di ricerche di mercato, sondaggi d'opinione e ricerca sociale, si è raggiunta un'ipotesi di accordo per la regolamentazione delle collaborazioni a progetto nel settore. A cominciare dai prossimi giorni, le organizzazioni sindacali firmatarie presenteranno l'ipotesi di accordo ai lavoratori attraverso assemblee su tutto il territorio nazionale, per la ratifica del testo e la consultazione dei collaboratori interessati. Dopo l'approvazione l'accordo entrerà quindi in vigore il 1° gennaio 2014. Ad oggi, sono circa 160 le aziende del settore con un totale di 5.900 addetti e circa 20.000 collaboratori che realizzano durante l'anno circa 18.000 progetti di ricerca o sondaggio". Così, in una nota, la Uil Temp. "Il testo -continua il sindacato di categoria- definisce un rilevante miglioramento delle condizioni di lavoro dei collaboratori a progetto del settore delle ricerche di mercato, disciplinando le figure professionali del settore: intervistatori telefonici, intervistatori professionali (face to face), rilevatori, codificatori e shoppers". "La disciplina dei compensi (affidata alla contrattazione dalla legge 92/12) prevede per gli intervistatori telefonici -continua il sindacato- una progressione che in 3 anni e mezzo porterà il compenso al 4° (operatore senior) e 5° (operatore junior) livello del contratto collettivo nazionale del terziario. Per quanto attiene rilevatori e codificatori i compensi sono in linea con quelli previsti per gli intervistatori telefonici, mentre per gli intervistatori personali (face to face) sensibilmente superiori. Inoltre, sono garantiti a ogni lavoratore i trattamenti di miglior favore in atto alla data di entrata in vigore dell'accordo -spiega la Uil Temp- fino al 31 dicembre 2015 sia per i lavoratori già contrattualizzati che per quelli che dovessero venire assunti successivamente all?intesa". Secondo il sindacato, "al fine di dare continuità occupazionale ai lavoratori, le aziende aderenti ad Assirm costituiranno un bacino di nominativi dei collaboratori che hanno lavorato negli ultimi 36 mesi valido per l'attivazione di nuovi contratti di collaborazione. L'ipotesi d'intesa, inoltre, prevede il pagamento di un'indennità per i periodi di riposo psico-fisico per i collaboratori con almeno 500 ore di impiego durante l'anno". Per l'organizzazione sindacale, "assume rilevanza la contrattazione aziendale rispetto ai temi legati alla parte variabile del compenso, a possibili confronti in merito all'organizzazione del lavoro e alle assunzioni con contratto di natura dipendente laddove fossero individuati rapporti di lavoro non allineati ai contenuti dell'accordo e alle disposizioni di legge, e infine, proprio la contrattazione aziendale definirà eventualmente, le modalità e le condizioni per la collaborazione con cati in remoto". "Al fine di consentire e agevolare ai collaboratori -conclude la nota- l'esercizio dei diritti sindacali, è stato stabilito un monte orario annuo per la partecipazione retribuita alle assemblee e è stata rafforzata la figura del rappresentante sindacale aziendale (o di settore). Riteniamo dunque che l'ipotesi raggiunta sia l'ennesima conferma che la contrattazione, soprattutto in un periodo di crisi economica, rappresenti un valore aggiunto per i lavoratori e un'opportunità per le aziende che decidono di competere sulla qualità dei beni o dei servizi e non sui diritti o sul costo del lavoro".