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Tra wine school e talk show al via congresso sommelier

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Firenze, 15 nov. (Labitalia) – Divulgare la cultura del vino attraverso figure professionali altamente preparate in grado di comunicare e rendere riconoscibile con tutti e cinque i sensi l'unicità di ciascun vino. Questo uno degli obiettivi primari dell'Associazione italiana sommelier che domani e domenica 17 novembre riunirà i propri soci a Firenze, alla Stazione Leopolda, per il 47° Congresso nazionale Ais. Un appuntamento non solo per addetti ai lavori, ma aperto alla città: un grande abbraccio virtuale al pubblico che in questo modo potrà degustare i migliori vini italiani e internazionali, e conoscere meglio la professionalità dei sommelier, le attività dell'Associazione, gli studi e le ricerche che ribadiscono il valore di una conoscenza approfondita del settore vitivinicolo, per questa categoria in costante ascesa sia in termini di notorietà sia di richiesta sul mercato del lavoro. "Ad oggi – afferma il presidente nazionale dell'Ais, Antonello Maietta – sono circa 30.000 i soci a livello nazionale e circa 15.000 i corsisti, in crescita costante anno dopo anno. Le conoscenze sui vini e sulle bevande alcoliche, associate alle competenze in materia di abbinamenti gastronomici, rendono i nostri sommelier sempre più richiesti nella ristorazione di alto e altissimo livello, non solo in Italia ma in tutto il mondo, dove sempre più spesso sono riconosciuti come fondamentale trait d'union tra gli chef, il personale di sala e i commensali". Una tendenza che ha visto aumentare l'affluenza degli aspiranti sommelier ai corsi di formazione, così come anche il numero dei corsi attivati, passati da 327 a 364 (+11,3%) in tre anni. Abbastanza omogenea la distribuzione territoriale, che tuttavia evidenzia una maggiore concentrazione di corsi nelle regioni più popolose e storicamente legate alla cultura enologica, come il Veneto, la Lombardia – dove si registra la maggior percentuale di corsisti – la Campania, il Lazio, la Toscana e il Piemonte. Per quanto riguarda gli iscritti all'Associazione, la regione con il più elevato numero di soci è la Lombardia con il 14,1%, seguita dal Veneto con 11,6% e dalla Toscana con 10,6%. Seguono poi nell'ordine Emilia Romagna (9,9%), Lazio (9,1%), Piemonte (7%), Campania (5,2%), Puglia (4,8%), Marche e Friuli Venezia Giulia con 3,8%, Liguria (3,7%), Trentino (3,3%), Abruzzo (2,7%), Sardegna (2,5%), Umbria (2,4%), Sicilia e Calabria con il 2% e Basilicata (0,8%). Chiudono Molise e Valle d'Aosta con lo 0,5% ciascuno. Sul totale degli iscritti, ad oggi circa il 68% è di sesso maschile, il 32% è donna: un dato che esprime una media nazionale, ma che in alcune delegazioni – come ad esempio quella Apuana – può variare fino a raggiungere quasi il perfetto equilibrio 'di genere' con oltre il 40% di aspiranti sommelier donna. La fascia d'età con il maggior numero di soci è quella tra 40 e 50 anni (circa il 30%), la meno rappresentata quella fino a 30 anni che arriva al 15%. Presente sul territorio nazionale con una rete capillare di 22 sedi regionali e oltre 160 delegazioni locali, da quasi cinquant'anni l'Ais si impegna nella qualificazione e promozione dell'immagine e della professionalità del sommelier e i risultati a livello nazionale e internazionale non mancano, come il titolo mondiale riportato in Italia dall'aretino Luca Martini nella finale di Londra dello scorso aprile."Nel 2014 lavoreremo con ancora più determinazione al consolidamento e all'internazionalizzazione delle nostre attività, attraverso nuove forme di aggregazione come i nascenti 'Club Ais' – aggiunge Maietta – che diventeranno gli ambasciatori della cultura italiana del vino e della scuola Ais nel mondo. I recenti corsi organizzati dalla nostra Associazione in Cina e in Giappone, seguiti in prima persona dal vicepresidente Roberto Bellini, attestano la dimensione sempre più globale del nostro messaggio". Tra le sezioni regionali più attive, c'è senz?altro quella Toscana, che negli ultimi tre anni ha dato particolarmente lustro alla sua scuola concorsi: oltre al campione del mondo in carica Luca Martini, dalla Toscana provengono anche tutti e tre i sommelier finalisti al 'Miglior Sommelier d'Italia' del 2011, dove il gradino più alto del podio è stato conquistato dal lucchese Gabriele Del Carlo, seguito dal versiliese Daniele Arcangeli e dal pistoiese Andrea Balleri. "Ospitare il Congresso nazionale a Firenze è per Ais Toscana un grande onore – afferma il presidente di Ais Toscana, Osvaldo Baroncelli – e assume un particolare significato, perché proprio qui 40 anni fa è stato firmato lo Statuto dell'Associazione. Sarà un evento unico per qualità e portata, un momento d'incontro per sottolineare la propria identità all'interno del grande scenario vitivinicolo italiano, che si apre alla città con inedite e interessanti occasioni di approfondimento e attrazione per migliaia di visitatori e winelovers: degustazioni libere dei vini degli oltre 200 espositori, degustazioni guidate di grandi etichette", "L'Ais Wine School, i due Ais Wine Contest, incontri con sommelier noti per la loro professionalità che racconteranno la propria esperienza in giro per il mondo e il valore di questa professione, degustazioni guidate di olio extravergine di oliva 'Maestrod'olio', show cooking e due occasioni di confronto, come il convegno su 'Clima e vino' e il talk show 'Wine Trend' con tre celebrities che hanno compiuto la coraggiosa scelta di iniziare a produrre vino", conclude.