L’edizione di luglio è stata caratterizzata dalla presenza di moltissimi stranieri che hanno affollato le vie del centro cittadino incuriositi ed affascinati – nel contempo – dai banchi degli espositori della Fiera Antiquaria.
Espositori che anche oggi hanno sopportato un caldo abbastanza intenso ma che non ha assolutamente compromesso l’esito della manifestazione. E’ pleonastico dire – ancora una volta – come le manifestazioni in piazza risentano grandemente delle condizioni metereologiche sia in inverno che in estate, condizioni che – talvolta – condizionano il maggiore o minore afflusso del pubblico.
Comunque, questo è anche il fascino del mercato in piazza, un fascino che ad Arezzo resiste da oltre quaranta anni e che si ripete ogni mese, con il sole, con la pioggia e con il vento.
“Gli espositori della Fiera Antiquaria, al pari di tutti coloro che lavorano in piazza, meritano davvero un grande plauso ed una grande ringraziamento per il loro lavoro, che non è affatto facile e soggetto a tante variabili, non ultimo le condizioni atmosferiche – sottolinea il presidente dell’associazione Fiera Antiquaria, Paolo Nicchi. Continua la la presenza continua e costante degli stranieri nelle edizioni della manifestazione. Anche oggi abbiamo avuto moltissimi visitatori stranieri, ospiti nelle strutture recettive della provincia e di quelle del Centro Italia, particolarmente quelle agrituristiche: persone che scelgono un turismo slow e che, quindi, sono più attenti e sensibili alle proposte come quelle della Fiera Antiquaria che richiede di passeggiare, guardare, soffermarsi ad un banco, scoprire oggetti dall’uso insolito e d’antan… insomma, alla Fiera Antiquaria non si viene di corsa, non si guarda distrattamente e si tira innanzi. Bisogna osservare tutto, gustare i profumi degli oggetti, rivisitare mentalmente la loro storia!”.
Interessanti gli oggetti proposti in questa edizione: tra gli altri, una specchiera in argento laccato con volute a motivi floreali di scuola piemontese del XVII secolo, un orologio da tavolo di scuola Romana del XVIII sec.. E ancora: una coppia di angeli di scuola Toscana del ‘500, una consolle lucchese Luigi XVI in argento e lacca rossa con decori floreali, molto scolpita al centro, ritratti di gentiluomo e gentildonna di scuola austriaca dell’800.
Prossimo appuntamento con l'Antiquaria il 3 e 4 agosto.