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Tanti: Convitto Nazionale, bando per la musica: contestate irregolarità alla dirigenza

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Tanti: Convitto Nazionale, bando per la musica: contestate  irregolarità alla dirigenza
Lucia Tanti

“C’è voluto tempo e ancora ne servirà dell’altro, ma ormai è evidente che al Convitto Nazionale di Arezzo regna una situazione non accettabile, e ciò nella migliore delle ipotesi, perché ancora c’è da capire se alla base dell’emissione di documentazione contestata come non veritiera, volta a regolarizzare lo svolgimento del bando per esperto esterno di musica, ci sia solo una condotta amministrativa superficiale – già sufficiente per conseguenti provvedimenti – o se ci siano pure altri elementi da valutare ai sensi di legge. Una cosa è acclarata: – avevamo ragione noi quando nel lontano ottobre dello scorso anno dicemmo che quel bando era tutto sbagliato e tutto da rifare. Si è voluto insistere e bisognerà anche capire perché e ora siamo dinnanzi ad un fatto di estrema gravità politico- amministrativa. Ormai la situazione è davvero surreale tanto è vero che documentazione rilevante ai fini dell’espletamento di un concorso pubblico è stata riscontrata anche dalla Polizia Giudiziaria e per tanto quando si è teso ad assicurare che proprio tutto fosse regolare evidentemente chi rassicurava si sbagliava e di ciò dovrà rendere politicamente conto. Tralascio altri dettagli incredibili come l’aver fissato i punteggi di selezione a curricula già aperti, l’aver sostituito senza revoca ben tre commissione costituendo la quarta con sole due persone e altro ancora. Ma non solo: si è stati anche capaci, sul piano politico, di dare informazioni non veritiere in risposta alle mie interrogazioni dicendo che le procedure concorsuali erano state completate e perfezionate il primo ottobre 2012 quando la graduatoria definitiva è stata resa nota solo a fine febbraio 2013. Per questa ragione ho anche provveduto a segnalare alla competente Autorità la Dirigenza del Convitto per il supposto reato di falso ideologico.
Ovviamente ho informato degli esiti la Provincia di Arezzo, che siede – con poca capacità di controllo politico, visti i risultati – nel Consiglio di Amministrazione, e pure l’Ufficio Scolastico Regionale al fine di capire, al di là di ogni altra considerazione sulle diverse condotte contestate, se è normale che in una Scuola sia possibile che accadano fatti di questo tipo alcuni dei quali anche accertati dalla Polizia Giudiziaria. A questo punto si pone, ineludibile, una domanda: al Convitto Nazionale tutto si svolge con regolarità? No, perché qui si sono svolte procedure non accettabili, indiscutibilmente conclamate nelle loro anomalie e si è anche negato quanto segnalato nel dettaglio dalla sottoscritta. C’è da chiedersi, ed è legittimo, se questo sia un caso isolato.
Credo che ad una Scuola complessa ed importante come questa servirebbero più competenze amministrative, noi di certo continueremo a vigilare visto che a tutto il Consiglio di Amministrazione sembrerebbe sfuggito un fatto di tale importanza tra l’altro da tempo segnalato e c’è da pensare che ve ne possano essere pure altri simili. In attesa che successive delucidazioni arrivo e nel pieno rispetto di chi segue ogni aspetto è chiaro, al di là di altri esiti magari ancor più rilevanti, che già quanto finora è emerso è sufficiente per dire che questa procedura non risulta normale. Sfido chiunque, meglio se in pubblico, a sostenere il contrario.

Lucia Tanti – Capogruppo PDL Provincia di Arezzo