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Sons of Vesta Fest #8

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Sons of Vesta Fest #8

Torna il Sons Of Vesta Fest. Edizione numero 8. Il festival del meglio della musica underground, organizzato da un’etichetta tutta aretina, ma di respiro internazionale, come l’omonima Sons Of Vesta, nata e cresciuta in una terra di mezzo tra la vecchia scuola e le nuove leve del punk. Un’etichetta che ancora oggi si chiede cosa sia questo genere musicale, che è più che altro uno stile di vita e cosa non sia, quale valore abbia questa parola, il punk, negli anni duemila e quanto possa suonare abusata e fuori contesto. Sicuramente con gli anni, anche le percezioni sono cresciute, la rabbia e l’urgenza di quella musica primitiva, brutale si è trasformata in una sonorità più complessa e architettata, non priva di contenuti, ma semplicemente più “adatta” ai tempi che corrono, al modo di ascoltare, di capire.

Anche quest’anno la Sons Of Vesta ha lavorato sodo a nuove uscite, tour, ristampe di grosso calibro, nuovi incontri e collaborazioni, progetti e piani per il futuro. E non c’è modo migliore di festeggiare che una nuova edizione del festival, vetrina di tutto ciò che ci ha appassionato e coinvolto durante l’anno.

Una due giorni ricca ed intensa che vedrà alternarsi sui due palchi del Karemaski Multi Art Lab, 11 bands dal fitto e prolifico panorama underground italiano: dal deserto allo spazio, passando dai sobborghi e dalle zone industriali, le sonorità di questa edizione si snodano lungo divagazioni etniche (la Piramide di Sangue), deliri sonici kraut rock (Squadra Omega), mazzate post hardcore (Si Non Sedes Is, the Death of Anna Karina, Holy, Amouth), senza disdegnare, ma anzi esaltando e promuovendo la sperimentazione (Johnny Mox, Maurizio Abate), l’elettronica (Quakers and Mormons) o il cantautorato (TimberRrattle, Malaise).

A coronare il tutto, gli afterparty, curati da un’ensemble casentinese (3brainspure) e da un duo perugino (Roghers).

Che altro dire se non…siateci