Beirut, 11 giu. – (Adnkronos/Aki/Ign) – E' di almeno 14 morti il bilancio delle due esplosioni che hanno colpito questa mattina piazza al-Marjah, nel centro di Damasco. Lo riferisce la tv di stato. Discordanti, al momento, i resoconti di come l'attentato sia stato eseguito. Mentre la tv di stato ha affermato che le esplosioni sono state provocate da due attentatori suicidi, per l'agenzia ufficiale Sana si è trattato di due ordigni all'interno di altrettante borse, piazzati vicino all'ingresso di alcuni negozi. Le esplosioni, secondo la Sana, hanno provocato anche ingenti danni materiali. Per questo genere di attentati, il regime di Damasco punta in genere il dito contro gruppi jihadisti militanti tra le fila dei ribelli.Intanto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sta studiando una nuova risoluzione per denunciare la collaborazione tra il movimento sciita di Hezbollah e il regime di Bashar al-Assad, in particolare per l'impiego di miliziani libanesi al fianco delle forze siriane contro i ribelli. Lo rivela la bozza diffusa oggi a Ginevra nella quale si ''condanna fermamente l'intervento di combattenti stranieri in Siria, compresi coloro che combattono a favore del regime e in particolare Hezbollah". Nella bozza della risoluzione viene inoltre espressa profonda preoccupazione per l'effetto negativo che può avere nella regione il coinvolgimento dei miliziani libanesi nel conflitto in Siria.Il Consiglio di sicurezza Onu chiede anche al governo siriano di consentire l'ingresso nel Paese agli investigatori dell'agenzia Onu per i diritti umani e condanna le violazioni dei diritti umani compiute dalle forze di governo, dai loro alleati e dai ribelli. La bozza redatta da Qatar, Kuwait, Turchia, Stati Uniti e Gran Bretagna sarà messa ai voti venerdì