Home Politica Pdl: ‘sicurezza in città ormai un’emergenza’

Pdl: ‘sicurezza in città ormai un’emergenza’

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Sicurezza e situazione della PM: ecco gli argomenti della conferenza stampa del Pdl che ha subito presentato le dimensioni precise del fenomeno con una serie di numeri. Li ha elencati Gianni Cantaloni: “i dati sono della Prefettura, riguardano il capoluogo e la provincia e sono riferiti al 2012. Abbiamo 4.893 reati ad Arezzo, dalle minacce, alle estorsioni, da quelli legati al possesso e allo spaccio degli stupefacenti alla violenza sessuale, dalle rapine ai reati legati al fenomeno della prostituzione. In provincia i reati sono 12.159. Allora: in città se ne registrano più di un terzo del totale.

Il reato più importante sono i furti che sono passati da 2.206 a 2.572, un più 17%. Si parla di furti su auto in sosta, poi nelle abitazioni, a danno degli esercizi commerciali, di ciclomotori e di autovetture. Altro dato importante sono le minacce, che comprende stalking e le minacce contro le donne: a fronte di 161 richieste di intervento al Pronto Donna nel 2012, sono basse le denunce. C'è paura a superare una certa soglia di reazione da parte delle donne. Veniamo agli stupefacenti: lo spaccio che nel 2011 aveva registrato 29 reati connessi, nel 2012 è passato a 70. Quando parliamo di sicurezza si fa con poco realismo. Questi dati ci danno invece un quadro della situazione. Alla base di tutto dovrebbe esserci un coordinamento tra le varie forze dell'ordine. Inutile ricordare le zone della città meno sicure, Saione, via Vittorio Veneto, parti di via Fiorentina, colpite dai fenomeni a macchia di leopardo e con variabilità temporale quasi scientifica. Non vogliamo non creare allarmismi ma svegliare il sindaco dal torpore”.

Alessio Mattesini: “a oggi non sappiamo se e dove le telecamere funzionano. Sono 5 o 6 anni che vengono sbandierate: inizialmente sorsero problemi di connessione, poi seguirono quelli di autorizzazione ministeriale, poi di privacy, poi di spesa, poi non so di cosa. Io credo che sia veramente impietosa l'analisi da fare. Le telecamere sono state lo specchietto per le allodole messe lì per estetica, forse, ma che mai hanno funzionato. Il sindaco si è fatto bello di una bandiera, quella della sicurezza, con zero risultati.

Una cosa che la gente ignora è che una percentuale degli incassi dalle multe, il 12,5%, dovrebbero essere reinvestita ogni anno nel corpo di polizia municipale. Per legge. Si parla per Arezzo di 360 – 370.000 euro. Bene, anche qui, zero assoluto. A bilancio una previsione del genere non c'è da anni. Sappiamo però che la Pm è sotto organico di 10 – 15 unità e ci sono orari in cui manca un ispettore. La Pm dovrebbe poi intervenire anche per le situazioni stradali indecorose come quelle che abbiamo denunciato nei mesi scorsi. Non è che i vigili devono coprire le buche, ovviamente, ma intervenire per disciplinare il traffico o chiudere una strada. Avete visto agenti all'opera in queste situazioni?”.

Roberto Bardelli: “abbiamo fatto una visita alla sede della Pm e siamo rimasti molto colpiti dal degrado: dalla mancanza di vestiario alle 8 moto di cui ne funzionano 2. Inesistenti i mezzi automobilistici, ora arrivano 6 Fiat Panda con lo stemma della Pm e nessuna strumentazione. Il ponte radio non copre alcune zone del territorio comunale, i vigili devono interfacciarsi con la centrale con i loro cellulari. Di questa sede il Comune paga d'affitto ad Atam: 120.000 euro all'anno. Sui sistemi di controllo di quest'ultima lasciamo perdere. Manca lo spazio fisico per uffici adeguati”.