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Paolo Belli si racconta ad un pubblico da tutto esaurito

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Paolo Belli si racconta ad un pubblico da tutto esaurito

Paolo Belli è una persona perbene, quasi di altri tempi.
Non un persona-ggio come tanti: frettoloso, supponente e talmente pieno di se da evitare con mille scuse le interviste e il contatto – bensì una persona autentica che prima di essere artista non si scorda mai di essere un uomo.
E’ generoso, simpatico e molto alla mano.

Il pubblico del Giardino delle IDEE ha potuto percepire da vicino tutte le sue qualità ma anche i difetti che con assoluta franchezza, giunto ai 50 anni, ha deciso di raccontare, quasi confidare a bassa voce.
Grandi e piccole storie, parabole private e iperboli pubbliche, che si racchiudono in una scatola che contiene il costume e la storia del Paese di cui fanno parte.
Paolo Belli è un grande musicista e showman.
Ha combattuto per ottenere quello che voleva, passando per il successo e per l’insuccesso, cadendo in un baratro profondo per poi risalire, rinascere e continuare a combattere.
E’ un artista poliedrico, versatile e duttile.
Durante l’incontro, davanti ad un pubblico da tutto esaurito, Paolo Belli ha raccontato degli inizi, dei primi studi al Conservatorio, ma anche del suo lavorare da contadino, barista, elettricista, commesso.
“Vengo da un paesino sperduto” ha esaordito “nella provincia di Reggio Emilia e mai avrei creduto che i sogni si potessero avverare anche in un luogo così piccolo, perché ho lavorato tanto per arrivare a fare il musicista di professione e adesso, ogni volta che lo faccio, dico che è veramente un miracolo”.
Paolo Belli ha studiato tanto, ha avuto fortuna ma ha avuto anche tanta abnegazione, nessuno gli ha regalato mai niente: si è conquistato la realizzazione dei suoi sogni uno ad uno, centimetro su centimetro.
“Mi ritengo fortunato davvero” ha continuato “perché fin da ragazzino volevo fare il musicista. Ho sempre sognato di avere l’orchestra, di fare il cantautore, di fare la televisione, il cinema, il teatro. Adesso ho realizzato i miei sogni e sono consapevole di essere un privilegiato. Non so invece se ne sono veramente capace. Quello devono dirlo il pubblico e la critica”.
Tanti applausi e risate: il pubblico del Giardino delle IDEE ha vissuto un pomeriggio straordinario.
“Si nasce incendiari, si muore pompieri” ha ricordato “una volta ero molto selettivo invece adesso mi piace di tutto e, quindi, vorrei veramente, collaborare con chiunque, perché ho scoperto che s’impara tantissimo da tutti. Ho avuto modo di lavorare con molti artisti come Vasco Rossi, Dan Aykroid, Wilson Pickett, Al Jarreau, Kid Creole, Jan Hendricks, Sam Moore, Billy Preston e ancora Jannacci, Litfiba, Avion Travel, PFM, Francesco Baccini,. Sono stato davvero fortunato, lo ripeto”.

Renzo Arbore è il suo maestro.

Gli ha insegnato tanto e continua ad insegnargli tuttora.

Giorgio Panariello e Milly Carlucci sono due fratelli che gli hanno dato e continuare a dare ancora l’opportunità di fare televisione rimanendo se stesso.

“La vita dell’artista è davvero magiare pane e cipolla e andare avanti in assoluta libertà” ha risposto a una domanda di Barbara Bianconi “e per la serie l’amicizia è una cosa seria, in un momento di profonda difficoltà ho trovato l’appoggio incondizionato, oltre che di mia moglie, anche del mio manager e di alcuni musicisti Ho puntualmente compreso chi fossero i miei veri amici”.

Quando in qualsiasi momento della giornata, hai un momento da dedicare alla musica, la musica ti fa capire quanto sia bella la vita.

La musica non ti fa sentire la fatica.

“Ma è certamente l’amore la cosa più bella della vita” ha concluso.

Ha infine ricordato di essere un disordinato e un pasticcione, ma anche generoso con gli amici “perché in fondo pensare ed occuparsi degli altri arricchisce sul serio. Guarda che è strano. Più sei generoso e più ti arricchisci”.

Sollecitato da Guido Albucci ha ribadito l’importanza dei libri che “permettono di conoscere le cose, le persone e il mondo”.

Al termine dell’incontro, consueta ordinata fila al desk libreria per acquistare la copia del libro, esaurito in pochi minuti.

Tanto pubblico al Giardino delle IDEE ma anche e soprattutto tanti lettori.