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Mattesini: ‘rinviare la Tares al 2014’

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Mattesini: ‘rinviare la Tares al 2014’
Donella Mattesini

“Rinviare al 1 gennaio 2014 l'entrata in vigore della Tares e consentire ai Comuni di applicare, in via transitoria e per il solo anno 2013, il previgente sistema di tassazione dei rifiuti urbani”.
Donella Mattesini è tra i firmatari Pd della mozione presentata al Senato. “E questa è la proposta per l’immediato. Siamo altresì convinti che si dovrà poi procedere ad una sostanziale revisione della stessa Tares per consentire un contenimento della pressione fiscale a carico dei cittadini”.
Nella mozione si chiede anche, in caso di mancato differimento dell'entrata in vigore della Tares, di definire la scadenza temporale delle tre rate di versamento del tributo, evitando che il 1 luglio 2013, i contribuenti debbano versare contemporaneamente due rate della tassa.
Infine si propone che “l'autorità competente all'approvazione del piano finanziario annuale di cui al comma 23 dell'articolo 14 del decreto legge n. 201 del 2011 sia il Consiglio comunale, facendo salva l'eventualità che le norme vigenti, nazionali o regionali, indichino una diversa autorità in tale materia”.

Si ricorda che la Tares è composta da due tributi, una tassa e un’imposta. La tassa è prevista a fronte del servizio di gestione dei rifiuti urbani, mentre l’imposta è genericamente riferita ai servizi indivisibili dei Comuni. Il gettito della tassa ha un vincolo legislativo di destinazione, dovendo finanziare per intero il costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

“Su questo tributo – sottolinea Donella Mattesini – sono state sollevate da più parti, soprattutto dall'Anci, preoccupazioni ed osservazioni critiche, con particolare riguardo alla determinazione della base imponibile, alla gestione del regime transitorio, alle modalità di affidamento della gestione dei rifiuti urbani, alla tempistica e alle modalità di versamento del tributo, nonché con riguardo all'aggravio delle imposte a carico dei cittadini stimato in circa 2 miliardi di euro rispetto al previgente regime”.