Home Nazionale Lombardia: ‘Repubblica stagisti’, norma su tirocini curriculari ‘de-regolamenta’

Lombardia: ‘Repubblica stagisti’, norma su tirocini curriculari ‘de-regolamenta’

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Milano, 9 dic. (Labitalia) – "Questa nuova normativa riguarda la regolamentazione dei tirocini curriculari, o forse sarebbe meglio dire 'de-regolamentazione': questa tipologia di stage in realtà non sarebbe di competenza regionale, ma la giunta Maroni ha preso la decisione di colmare l'attuale 'vacatio legis' con un suo intervento normativo, dichiarando di essere pronta a recedere qualora il ministero dell'Istruzione provvedesse a intervenire in materia". Lo afferma a Labitalia Eleonora Voltolina, direttore responsabile di 'Repubblica degli stagisti', testata on line 'portavoce' dell'universo degli stagisti, e di 'Articolo 36', riferendosi alla nuova legge regionale sugli stage in Lombardia che oggi entra in vigore."Rispetto agli stage curriculari però -avverte- le regole previste dalla Regione Lombardia sono fortemente improntate alla de-regolamentazione: non solo qui non è prevista indennità minima, ma cadono anche i limiti numerici massimo di proporzione tra stagisti e dipendenti, cade il divieto di accogliere stagisti per aziende in cassa integrazione"."L'impressione, insomma, è che la Regione Lombardia – fa notare Eleonora Voltolina – abbia previsto tutele per gli stagisti extracurriculari ma abbia anche voluto creare una corsia preferenziale, per quelle aziende e quegli enti che non hanno intenzione di sottostare alle nuove regole, per poter comunque disporre di stagisti, andandoli a pescare nelle scuole e nelle università con l'opzione dei tirocini curriculari". "Il problema dunque -continua- è complesso, e non riguarda solo la Lombardia, anche se in questa regione si sente più che altrove perché la Lombardia da sola ospita praticamente un sesto degli stagisti italiani. Ci troviamo di fronte a una regolamentazione frastagliata, spezzata in due: da una parte i tirocini definiti 'extracurriculari', con venti normative regionali diverse. Dall'altra, i tirocini 'curriculari', la cui regolamentazione sta in capo allo Stato ma che al momento si trovano in 'vacatio legis', con l'eccezione della Lombardia che ha deciso di avocare momentaneamente a sé la competenza e di colmare, a suo modo, la vacatio". "In questo modo purtroppo -sottolinea Eleonora Voltolina – il risultato è aver creato tirocini di serie A, quelli extracurriculari ora protetti da normative regionali ad hoc che attribuiscono agli stagisti alcuni diritti e li proteggono dal rischio di essere sfruttati, e tirocini di serie B, quelli curriculari, che di colpo sono diventati enormemente più convenienti per i soggetti ospitanti, perché non comportano alcun obbligo nè monetario né qualitativo, e nessuna sanzione in caso di trasgressione"."Impossibile andare avanti a lungo – rimarca – con questa disparità: per questo, come 'Repubblica degli stagisti', rinnoviamo vivamente il nostro appello al ministro Carrozza ad agire quanto prima sulla regolamentazione dei tirocini curriculari, in modo da tutelare anche gli studenti che svolgono stage e non farli essere 'tirocinanti di serie B'".