Roma, 19 lug. (Labitalia) – Due terzi dei giovani tra i 18 e i 35 anni ha iniziato a lavorare a 22 anni e il 15% è un potenziale imprenditore. E' quanto emerge da un'indagine Ipsos per Cna, pubblicata sul numero doppio di luglio-agosto del mensile 'Il Giornale delle Partite Iva'. Dall'analisi emerge che il 66% dei giovani lavora (l'80% di questi ha iniziato prima dei 22 anni) e oltre uno su due (53%) di quelli che guidano un'impresa è stato lui stesso a fondarla.I potenziali imprenditori non si decidono a mettersi in proprio per le difficoltà a ottenere credito (75%), il carico fiscale (54%), l'eccesso di burocrazia (43%) e il costo del lavoro (33%). "I giovani imprenditori – fa notare Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos – appaiono più appagati dei coetanei dipendenti o disoccupati e meno sfiduciati sullo stato del Paese. Ma solo un quarto di loro consiglierebbe il lavoro autonomo a causa di troppi sacrifici, pochi guadagni e senso di abbandono".