Roma 5 ago. (Labitalia) – Troppe anomalie nei bandi e gli ingegneri chiedono l'intervento dell'Autorità di Vigilanza. Una nota del Consiglio nazionale ingeneri (Cni) sottolinea "ben 37 irregolarità registrate solo nel periodo che va dall'8 al 14 aprile", emerse dal monitoraggio relativo ai bandi attinenti ai servizi di ingegneria e architettura effettuato  dal Centro Studi del Cni tra l'8 aprile e il 23 giugno scorsi. Un record di anomalie che, in numerosi casi, supera o è molto vicino alle 20 unità. Tutte raccolte e descritte in un esposto inviato al presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nonché segnalate agli Ordini provinciali.   Due gli aspetti problematici emersi ed evidenziate dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Da un lato, la mancata indicazione della percentuale di ribasso consentita rispetto all'importo posto a base d?asta e dall'altro le modalità di fissazione del corrispettivo posto a base di gara, con particolare riferimento al richiamo alle tariffe professionali"."I dati emersi -sottolinea Armando Zambrano, presidente del Cni- consentono di ravvisare irregolarità diffuse e significative. Tanto più gravi se si pensa che si tratta di dati raccolti settimanalmente e, ancor più, se si considera che, in soli tre mesi, sono stati ben 233 i bandi che hanno registrato entrambe le anomalie più importanti da noi segnalate. Riteniamo che i vizi riscontrati non solo costituiscano un grave pregiudizio per gli ingegneri rispetto alla corretta partecipazione alle gare, ma anche al corretto funzionamento del mercato degli appalti pubblici".