Home Politica Il sindaco e l’assessore Zati: ‘Boicottata la festa di Sant’Antonio’

Il sindaco e l’assessore Zati: ‘Boicottata la festa di Sant’Antonio’

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“C’è stato un evidente tentativo di far fallire la fiera di Sant’Antonio con un vero e proprio boicottaggio messo in atto da parte di alcune aziende e alcuni componenti di un’associazione locale affinchè dei 18 espositori di macchine agricole aderenti all’iniziativa non se ne presentasse nemmeno uno”. Non le manda a dire il sindaco Massimo Boncompagni che a distanza di giorni vuole svuotare il sacco e denunciare, attraverso i media, quanto accaduto. Ma andiamo per ordine. Da qualche anno in Valcerfone c’è la querelle se spostare o meno al fine settimana, la tradizionale fiera del bestiame celebrata il 17 Gennaio in occasione di Sant’Antonio da Padova protettore degli animali. La linea dell’attuale amministrazione è sempre stata quella di tutelare la tradizione e organizzare la fiera il giorno del Santo, indipendentemente da quando questo cade. Una scelta che, recentemente, ha suscitato anche l’interesse del comune di Città di Castello il quale ha chiesto all’amministrazione monterchiese di instaurare una sinergia e collaborazione per promuovere il territorio e al contempo tutelare la tradizione, in questo caso rievocata nelle fiere del bestiame: quella tifernate di San Bartolomeo e quella monterchiese di Sant’Antonio. La diatriba è poi degenerata durante l’ultima edizione, la quale per scelta dell’amministrazione, si è svolta giovedì 17 e venerdì 18 Gennaio, mentre un’ associazione locale da tempo pretendeva lo spostamento al fine settimana successivo. “Pochi giorni prima della fiera – spiega Boncompagni – due terzi degli espositori, che nei mesi precedenti avevano mandato la loro adesione in carta bollata, hanno inaspettatamente rinunciato alla partecipazione, giustificando tale atto come una scelta di marketing, altri ancora hanno dato forfait il giorno stesso. Chiamando ogni singolo esercente mi sono reso conto dell’accaduto: la maggior parte degli espositori mi ha confessato che avrebbe voluto partecipare, ma sono stati sollecitati a non intervenire ed hanno di fatto creato una cordata per non essere presenti. Si può non condividere delle scelte – continua Boncompagni – ma non è ammissibile arrivare a boicottare una fiera, anche perché è una vera e propria mancanza di rispetto, non tanto per l’amministrazione comunale, quanto per l’intero tessuto sociale e culturale del nostro territorio basato soprattutto sull’agricoltura. La presenza degli espositori agricoli è documentata dalle adesioni arrivate e protocollate in comune e dai fax rinunciatari pervenuti solo tre giorni prima della fiera, nei quali si giustificava l’assenza per una scelta di marketing o motivi simili, quando in realtà a settembre tale scelta rientrava nelle strategie dell’azienda altrimenti non avrebbero mai confermato. E’ facile capire – conclude Boncompagni -che c’è stato da parte di qualcuno un atto di forza, una sfida combattuta in modo sleale e subdolo colpendo alle spalle, senza percorrere la strada legale e magari portare proposte da condividere e eventualmente discutere in consiglio comunale. Così facendo hanno creato solo disagi alla popolazione, al territorio e ai commercianti stessi”. “ Ho seguito personalmente tutta l’organizzazione della fiera – aggiunge l’assessore Roberta Zati – dietro c’è stato un lavoro intenso, a tratti reso vano dall’intervento sleale di terzi. Voci circolate in questo periodo sono tutte inattendibili e lo possiamo dimostrare: alcuni dicono che gli espositori non si sono presentati perché il suolo pubblico a Monterchi è troppo caro, falso, costa appena 25 centesimi al metro quadro ed è uno tra i più bassi del territorio, altri dicono che non si trovavano in sintonia con la scelta di fare la fiera a metà settimana, anche questo è sbagliato se fosse stato così non avrebbero mandato l’adesione in carta bollata . Credo che la situazione creatasi lasci poco spazio all’immaginazione e possa commentarsi da sola, comunque l’amministrazione comunale continuerà a lavorare per la tutela e la salvaguardia di tutte quelle tradizioni locali che hanno fatto la storia della nostra comunità”. “L’amministrazione comunale – precisa Boncompagni – è disponibile a riflettere su una nuova organizzazione della fiera magari coinvolgendo anche gli agricoltori locali ma auspica che anche coloro che hanno remato contro tale iniziativa possano fare al loro interno una serena e attenta riflessione sull’azione che hanno messo in atto cercando di “svendere” e far fallire un pezzo della nostra tradizione locale che deve guardare all’interesse della collettività e non dei singoli. Anche la scelta di pubblicare questo articolo dopo alcune settimane dallo svolgimento della fiera – conclude il sindaco – è la dimostrazione di una volontà di non creare uno sterile “battibecco” ma neanche di lasciare spazio a situazioni o persone che confondendo i ruoli vogliano imporre la propria volontà e gettare fango sull’operato dell’ amministrazione”

Il sindaco Massimo Boncompagni
L’assessore alle politiche sociali Roberta Zati