
Risale a luglio 2011 la legalizzazione dei casino online in Italia, la spesa inziale ammontava a 49 milioni di euro per il primo semestre, le slot machine ancora non erano parte del vasto portfolio di giochi offerti dalle case da gioco online, per queste si è dovuto aspettare dicembre 2012.
Nel 2012 la spesa è aumentata a 80 milioni di euro solo nel primo trimestre per poi toccare i 120 milioni di euro nel primo trimestre 2013 grazie sicuramene all’introduzione delle slots tra i giochi offerti.
Questa introduzione ha fatto letteralmente impennare la spesa e quindi le casse degli operatori d’azzardo cibernetici facendo registrare un aumento di giocatori e di spesa generale che ha toccato i 28 milioni di euro nella sola prima settimana dalla legalizzazione, fonte www.slotmachine.it.
Sino a luglio 2011 chi voleva giocare ai casino online era obbligato a farlo su siti .com.
Nel momento in cui anche lo Stato Italiano ha regolamentato il gioco d’azzardo a distanza, luglio 2011, il settore del gioco online ha vissuto una vera e propria rivoluzione che, nonostante la crisi che ha colpito tutti i settori dell’economia italiana, nei primi mesi del 2013, sebbene si sia verificato un rallentamento, la spesa è cresciuta del 160% rispetto il primo trimestre dall’introduzione dei casinò on line in Italia.
Si è parlato di crisi nera nel settore del gioco online in Italia e nel mondo eppure i dati confermano una tendenza stranamente diversa, le previsioni sembrano essere meno negative rispetto quelle di qualche mese fa ma la risalita sembra essere lenta, anche se il gioco d’azzardo in rete sembra inarrestabile, cosa che non si è verificata nei casino terrestri.
Federgioco ha infatti annunciato una dimunuzione pare al 9,2% sugli incassi totale dei 4 casinò italiani. Il futuro sembra dirigersi univocamente verso il mercato online, ma forse questa non è una grande novità.