Roma, 15 lug. (Labitalia) – Sostenere i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, aiutandoli a rientrare nel mondo del lavoro. E' uno degli obiettivi portati avanti da Fondimpresa, il fondo interprofessionale di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil nato nel 2004. "Oltre alle risorse che naturalmente mettiamo in campo per la formazione dei lavoratori di qualsiasi età -spiega in un'intervista a Labitalia il presidente di Fondimpresa, Giorgio Fossa- all'interno delle nostre imprese e che riguardano appunto lavoratori di tutti i settori, in tutte le dimensioni di azienda, abbiamo guardato con grande attenzione, perchè richiamati in causa dal governo, e in seconda battuta dai nostri soci Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, a un aiuto mirato ai lavoratori in cassa integrazione e, unici ad averlo fatto, ai lavoratori in mobilità". "Parliamo di numeri importanti, con 85 milioni di euro -sottolinea Fossa- che hanno permesso di formare 80mila lavoratori in cassa integrazione. L'altro fronte è invece quello che riguarda la mobilità, sul quale abbiamo messo circa 50 milioni, con i quali sono stati già formati 7mila lavoratori. Il 94-95% ha superato il progetto di formazione ma quello che è straordinario è che il 55% di questi lavoratori ha ritrovato un'occupazione. Di questi, il 50% con un contratto a tempo indeterminato, il restante 40% a tempo determinato e un 10% ha aperto un'attività in proprio". Per il presidente di Fondimpresa, il recente 'pacchetto lavoro' del governo "consiste in una serie di primi passi per sbloccare la situazione: si è guardato molto e giustamente ai giovani, e forse troppo poco ai meno giovani, che soprattutto con la riforma pensionistica hanno di fronte ancora un lungo periodo di attività lavorativa". "Ormai -dice- il periodo di lavoro nella vita è talmente lungo che è chiaro che ogni 'x anni' e 'x periodi della vita' è necessaria una formazione. Anche perchè il lavoro si è evoluto molto rapidamente negli ultimi anni, e quindi si deve essere pronti a cavalcare tutto ciò che è innovativo, e per fare questo c'è bisogno di grande innovazione". Innovazione che è al centro delle attività di formazione del Fondo. "La cosa importante che ha fatto Fondimpresa e che forse è il motivo del suo successo -spiega Fossa- è che non c'è una formazione standard uguale per tutti, ma c'è una formazione 'ad hoc' per ogni impresa e per ogni lavoratore. L'età della vita, grazie a Dio, si è allungata. A cascata si è allungata anche l'età del lavoro, con l'ultima riforma Fornero e non solo, e quindi dire che un quarantenne o un cinquantenne è tagliato fuori dal mercato del lavoro è sbagliato". "E' tagliato fuori -insiste Fossa- se da quando è entrato nel mondo del lavoro non si è mai aggiornato, non ha mai fatto una formazione continua. Che sia aggiornato può essere positivo per lui e la sua società. Proprio per guardare con un occhio di particolare attenzione alle due categorie più deboli che sono le donne e gli over 45enni, noi abbiamo un sistema di valutazione dei progetti formativi che attribuisce maggior valore alla presenza di over 45 e donne. Il risultato -conclude Fossa- è che ben il 46% dei lavoratori formati è over 45".