Roma, 17 lug. (Labitalia) – "L'edilizia è una settore già di per sè fin troppo flessibile. Noi abbiamo piuttosto bisogno, in occasione dell'Expo, di una normativa più specifica su legalità e sicurezza, e anche anche di garanzie per i lavoratori alla chiusura dei cantieri. Servono norme che possono garantire l'occupazione perchè, a differenza che in altri settori, in edilizia già la chiusura di un cantiere rappresenta di per sè il licenziamento per i lavoratori". Così Domenico Pesenti, segretario generale della Filca Cisl, commenta con Labitalia la possibilità di norme di maggiori flessibilità sul lavoro in occasione dell'Expo, al centro dell'incontro di ieri tra il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, e i sindacati. Nell'edilizia, però, secondo Pesenti, non serve ulteriore flessibilità, anzi. "Noi quindi diciamo no all'inserimento di forme contrattuali -sottolinea- come il lavoro a chiamata e a termine, perchè di per sè rappresentano un controsenso in un settore come il nostro. Chiediamo, piuttosto, che ci sia un controllo sulle assunzioni dei lavoratori -conclude- in nome di sicurezza, qualità e legalità".