Home Attualità Economia CGIL Arezzo: ‘Billa addio, la chiusura è imminente’

CGIL Arezzo: ‘Billa addio, la chiusura è imminente’

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Precipita la situazione del supermercato Billa di Arezzo. La Direzione della multinazionale austriaca ha annunciato una serie di provvedimenti che appaiono la pietra tombale sopra l’esercizio commerciale: è stata inviata la formale disdetta del contratto di affitto dell'immobile che scade nel prossimo mese di aprile. Non solo: alla Direzione del negozio è stato ordinato di non effettuare più rifornimenti.

“L’unica prospettiva possibile, in questa situazione, appare la chiusura – commenta Marco Guadagni, della Filcams Cgil. Non è un fulmine a ciel sereno: nel dicembre 2011 era stata comunicata alle organizzazioni sindacali nazionali l’intenzione di alienare ben 57 punti vendita del gruppo e tra questi c’era anche Arezzo. Dopo oltre un anno, molti negozi hanno ripreso l’attività con il marchio Conad. Per Arezzo si erano registrate manifestazioni di interesse da parte di gruppi e privati”.

Queste manifestazioni non hanno prodotto alcun risultato e nel gennaio 2013 si registra la stessa situazione del dicembre 2011. “In questo anno – ricorda Guadagni – sindacati e lavoratori si sono mobilitati organizzando incontri non solo con la proprietà ma anche con le istituzioni locali. Ricordo il confronto con l’Amministrazione comunale di Arezzo e la richiesta di un incontro in sede di assessorato regionale. Uno sforzo che, almeno fino ad oggi, non ha prodotto il risultato sperato”.

Il Responsabile del personale della Società ha dichiarato che le trattative per la cessione del punto vendita di Arezzo non sono chiuse. Ma ha confermato la disdetta dell’affitto e la fine dei rifornimento del negozio.

“La rabbia dei dipendenti è largamente motivata – commenta Guadagni. La multinazionale Billa sta realizzando una campagna pubblicitaria radiofonica su tutto il territorio nazionale a conferma che non intende smobilitare la presenza nel nostro Paese e i dati commerciali del punto vendita di Arezzo sono buoni”.

Nonostante questo, i rischi evidenti sono la chiusura del negozio e 20 licenziamenti.

Domani si svolgerà un'assemblea con i dipendenti e verranno decise le prossime iniziative a sostegno della vertenza.
“Possiamo dire fin d’ora – conclude Guadagni – che lavoratori e sindacato si attiveranno per scongiurare la a chiusura dell'attività e la conseguente perdita di posti di lavoro e di servizio che questo ha nel territorio. Chiederemo anche a Comune e Provincia di prendere un contatto diretto con la proprietà”.

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo