Nell’ambito dei controlli disposti dal Questore di Arezzo sui centri massaggi gestiti da cittadini cinesi, che già la scorsa settimana hanno portato alla chiusura di quello ubicato in Arezzo, Piazza della Repubblica, nei giorni scorsi personale del Commissariato di P.S. Montevarchi, unitamente a personale del Comando Polizia Municipale Montevarchi e Terranuova, procedevano al controllo del centro massaggi “Angelo d’Oro” ubicato in Montevarchi, via di Terranuova.

Il controllo, che veniva effettuato dopo un’attività di osservazione e monitoraggio del centro predetto, attività che permetteva di acquisire elementi che denotavano, oltre alla effettuazione di massaggi, anche altre attività connesse con la prostituzione, portava alla identificazione di due donne cinesi.

Delle due, entrambi regolari sul territorio nazionali e provenienti da fuori provincia, una ventiduenne, con precedenti analoghi, veniva denunciata per sfruttamento della prostituzione in quanto in possesso dei proventi dell’attività e l’altra, una quarantenne, risultava essere la donna sfruttata all’interno del centro massaggi. La donna denunciata è coinvolta anche nell’attività conclusa la settimana scorsa dalla Squadra Mobile della Questura di Arezzo.

Oltre alla predetta venivano denunciati altri due uomini di nazionalità cinese che risultano essere gli intestatari dell’attività ed i gestori della stessa. Si tratta di un cinquantatreenne e di un quarantunenne residenti fuori regione con precedenti di polizia analoghi a quelli dell’attuale denuncia.

L’attività veniva organizzata attraverso inserzioni su internet che, nel tempo, hanno fatto sì che il centro massaggi venisse individuato quasi esclusivamente come casa di prostituzione anziché come attività fisioterapica, in cui contro vari corrispettivi, variabili da 50 a 150 € ed oltre, venivano fornite prestazioni di vario tipo.

Il centro massaggi veniva sottoposto a sequestro mentre la Polizia Municipale provvedeva a contestare tutti gli illeciti amministrativi connessi con l’attività esercitata. In particolare, a seguito di successivo sopralluogo, verranno valutate le eventuali violazioni urbanistiche connesse alla suddivisione interna del locale, nonché, tutte le eventuali violazioni connesse con i tributi locali come IMU, TARSU, imposta sulla pubblicità.

Sulla vicenda continuano ulteriori attività di indagine.