Home Cronaca Bilancio maltempo drammatico per le imprese agricole aretine

Bilancio maltempo drammatico per le imprese agricole aretine

0
Bilancio maltempo drammatico per le imprese agricole aretine

Tanto critico da essere drammatico il bilancio delle continue giornate di maltempo per l’agricoltura aretina. A fare il punto sulla situazione – che malgrado il lieve miglioramento delle condizioni climatiche resta gravissima per quanto successo nelle scorse giornate – è direttamente il presidente di Coldiretti Arezzo e Toscana Tulio Marcelli: “L’acqua in quantità eccessiva – spiega Marcelli – ha fatto ‘annegare’ i campi coltivati e a finito per rendere impossibile la semina primaverile. Gli agricoltori non possono ancora aspettare più di tanto: se va avanti così, se ne parla il prossimo anno“.
“La pioggia –insiste Marcelli – continua a sommergere interi campi e i mezzi meccanici non possono entrare e ‘salvare’ le colture dei cosiddetti ‘cereali d’autunno’, come il grano”. Le radici poi “non riescono a respirare e così non possiamo fare altro che constatare intere morie per asfissia radicale”.
“Un altro problema – afferma a sua volta il direttore di Coldiretti Arezzo, Giampiero Marotta – è dato dalle serre: il maltempo le ha scoperchiate e ne ha abbattuto diversi teloni. Anche in questo caso, la perdita economica e agricola è sicura. Il binomio serra-coltura è, infatti, stretto e il passaggio dei danni dalla prima alla seconda sono inevitabili”.
Tutto questo è la conseguenza di questo colpo di coda di un inverno più freddo della media di quasi mezzo grado (-0,46°C) e con il 6 per cento di pioggia in più, rispetto alla media di riferimento 1971 2000 secondo il Cnr.
A subire gli effetti dei nubifragi che accompagnano la nuova ondata di maltempo ci sono soprattutto – sottolinea la Coldiretti – coltivazioni come carciofi, cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli. Non solo, sono colpite anche coltivazioni molto delicate e importanti per i nostri territori, come il florovivaismo.
Le violente manifestazioni temporalesche sono uno degli effetti dei cambiamenti climatici che in Italia si manifestano proprio – conclude Coldiretti – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense, un maggiore rischio per gelate tardive.