Milano, 17 lug. (Labitalia) – C'è un grande patrimonio da valorizzare in Lombardia: il sistema delle micro e pmi. Circa il 94% delle imprese lombarde ha meno di 10 addetti. Imprese che in tanti anni di decrescita non si sono mai arrese. E Rete Imprese Italia Lombardia, il Coordinamento regionale delle associazioni lombarde che, a livello nazionale, aderiscono a Rete Imprese Italia – Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti – nasce con l'intento di elaborare programmi e proposte su temi comuni, nel rispetto delle specifiche peculiarità delle categorie interessate. Commercio, turismo, servizi e artigianato – a cui Rete Imprese Italia dà voce – in Lombardia esprimono oltre l?86% delle quasi 947 mila imprese attive e, con 3.345.000 addetti, il 78,6% degli occupati. Con 236 miliardi di euro, terziario (67%) e artigianato (11%) rappresentano inoltre più del 78% del Pil lombardo. Il Coordinamento regionale di Rete Imprese Italia Lombardia è stato presentato, a Milano, al Circolo del Commercio dal presidente della Confcommercio lombarda, Carlo Sangalli (fino al 30 giugno presidente portavoce di Rete Imprese Italia e che ha fortemente voluto e operato per la nascita del nuovo Coordinamento lombardo di Rete Imprese Italia), e il primo presidente portavoce di Rete Imprese Italia Lombardia, Fausto Cacciatori (presidente regionale Cna). Alla presentazione del Coordinamento regionale di Rete Imprese Italia Lombardia hanno partecipato i rappresentanti di tutte le associazioni che lo costituiscono. Rete Imprese Italia Lombardia, come Rete Imprese Italia nazionale, ha un presidente portavoce, espresso a turno dalle associazioni rappresentate, e un Comitato di presidenza. Sede e segreteria di Rete Imprese Italia Lombardia sono affidate, a turno, all'associazione che esprime il presidente portavoce."In un momento così difficile per il nostro Paese e di forti divisioni – afferma Carlo Sangalli – la nascita di Rete Imprese Italia Lombardia è un segnale concreto e positivo che arriva dal mondo imprenditoriale dei servizi, del commercio e dell?artigianato. Un mondo che rappresenta il 78,6% della ricchezza prodotta dalla nostra Regione e il 78,1% dell'occupazione. Come primo passaggio, Rete Imprese Italia Lombardia indica, attraverso un Manifesto, le principali proposte per il rilancio dell'economia. Sono temi noti che parlano di innovazione, fisco, credito, lavoro e semplificazioni. Ma sono temi che devono essere affrontati con una consapevolezza e un'urgenza nuova perché non abbiamo più molto tempo per invertire la rotta"."Il Coordinamento regionale di Rete Imprese Italia Lombardia – rileva Fausto Cacciatori – raccoglie la sfida della rappresentanza lanciata a livello nazionale che trova nella comunità degli interessi e nel soggetto istituzionale unitario la forza propulsiva per operare nell'interesse delle imprese. In una situazione ancora incerta, è infatti fondamentale un confronto efficace anche sui territori riguardo gli interventi a sostegno della piccola e piccolissima impresa. Non è infatti evitando il confronto che si esce dalla crisi: il 2014 può essere un anno di rinascimento economico e vogliamo esserne protagonisti. Ancor di più in vista dell'Expo 2015, quando le nostre imprese, ne sono convinto, sapranno misurarsi con nuovi scenari e cogliere nuove opportunità".Il Manifesto di Rete Imprese Italia Lombardia contiene le principali proposte per il rilancio dell'economia. E' un Manifesto aperto al confronto con le istituzioni e tutte le componenti sociali ed economiche, dettaglia un'Agenda di priorità su fiscalità e credito, semplificazioni, innovazione e competitività, giovani e lavoro, Expo 2015. Nell'Agenda di priorità, si punta a un impegno straordinario per: finanziamenti a 'burocrazia zero' a beneficio delle imprese, "cioè – spiega Sangalli – con una forte semplificazione delle procedure dei bandi che limitano all'essenziale adempimenti e documentazione"; linee-guida ai Comuni per ridurre gli oneri amministrativi e burocratici. Bisogna, inoltre, creare una 'zona franca' per Expo 2015 rispetto agli attuali vincoli di bilancio delle pubbliche amministrazioni: questo consentirebbe una rapida ripresa degli investimenti a beneficio delle imprese e dell'occupazione. Una tutela particolare viene anche chiesta da Rete Imprese Italia Lombardia per le imprese dei territori di confine pesantemente danneggiate dalla concorrenza transfrontaliera. Rete Imprese Italia Lombardia sollecita la Regione a insediare un 'Forum delle micro e piccole imprese': "Un osservatorio, nel solco dello Statuto delle imprese e dello Small Business Act – sottolinea Sangalli – che sia di indirizzo e verifica delle azioni da svolgere. Manteniamo – conclude Sangalli – ancora una ragionevole fiducia nel futuro. La rete delle nostre imprese è molto provata dalla crisi, ma resta solida e dalle istituzioni arrivano segnali importanti, come la recente decisione della Regione Lombardia di pagare un miliardo alle imprese in credito con la pubblica amministrazione, che fanno ben sperare".