Roma, 31 ott. (Labitalia) – "Nonostante la crisi la ricorrenza del 2 novembre rappresenta una boccata d'ossigeno per il mercato dei fiori". Lo dice a Labitalia Francesco Mati, presidente della Federazione dei florovivaisti di Confagricoltura. "In Italia – spiega – portare i fiori ai nostri cari defunti è una tradizione consolidata che va oltre la crisi, a differenza di altre ricorrenze dove magari si fa a meno di andare dal fioraio". "E' un evento importante – ricorda – che contribuisce per ben un terzo al fatturato del settore. E quest'anno – continua Francesco Mati – per il 2 novembre gli operatori del settore propongono delle novità". "Vengono proposte -fa notare- delle composizioni ad hoc, invece del classico mazzo di fiori da portare sulle tombe dei propri cari. La particolarità è che stiamo parlando di composizioni realizzate con uno stile particolare: cuscini raffinati con punti di colore che danno un tocco sereno al ricordo. Crisantemi e ciclamini colorati non sono da evitare a priori. I crisantemi, in particolare, sono dei fiori bellissimi e facili da coltivare. Inoltre, hanno la particolarità di fiorire proprio in un periodo, come quello autunnale, in cui non è proprio semplice vedere fiorire i giardini".