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L’autunno ‘caldo’ della confcommercio aretina

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Si apre la prossima settimana l’autunno “caldo” della Confcommercio aretina, che si prepara ad una serie di importanti appuntamenti con i protagonisti della vita istituzionale e politica nazionale.

Si parte giovedì 13 settembre con l’incontro fra il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini e il consiglio direttivo nazionale dei Giovani Imprenditori del terziario, che ha scelto Arezzo per un confronto diretto con la terza carica istituzionale dello Stato sui temi dell’economia e dell’imprenditoria giovanile. Nel pomeriggio, alle ore 17, il dibattito si sposterà nel giardino pensile della Provincia e sarà allargato ai consigli comunali e provinciali al completo, oltre che alla cittadinanza. A moderare gli interventi saranno il presidente nazionale degli ‘under 40’ di Confcommercio Paolo Galimberti e la presidente regionale Simona Petrozzi.

A fine mese arriva anche il grande convegno con Matteo Renzi, Oscar Giannino e Margherita Hack a disegnare i futuri scenari del Paese. “Finisce un mondo, nel comincia un altro?” il titolo provocatorio che la Confcommercio aretina ha voluto dare all’evento, che promette di affrontare gli argomenti caldi dell’economia, ma non solo, con un taglio di assoluta novità. Merito anche dei tre ospiti di eccellenza chiamati ad esprimere il proprio punto di vista, ognuno di alta levatura e, soprattutto, caratterizzato da una dirompente carica innovativa.

Il convegno sarà condotto dal direttore della Confcommercio Franco Marinoni. Sul palco anche la presidente Anna Lapini e la presidente nazionale di Terziario Donna Patrizia Di Dio. Se il luogo dell’appuntamento è certo (Arezzo Fiere e Congressi), resta ancora da fissare la data, a cavallo tra la fine di settembre e inizio ottobre. Anche in questo caso, l’invito a partecipare sarà esteso a tutta la cittadinanza, oltre che alle autorità istituzionali, del mondo politico ed economico.

“La città di Arezzo”, sottolinea la presidente della Confcommercio Anna Lapini, “si candida a diventare il fulcro di un dibattito che parte dall’economia ma non rimane avviluppato ai tecnicismi dello spread. Anzi, si apre a riflessioni sul futuro che vogliamo e lo fa con i massimi protagonisti dei tanti cambiamenti in atto nel nostro Paese in vari campi, dalla politica alla scienza. In questo futuro le imprese hanno un ruolo di primo piano come creatrici di ricchezza e benessere, così devono avere voce in capitolo nel dibattito. Del resto, il mercato e, più in generale, il mondo così come li abbiamo sempre conosciuti forse non ci sono più…”.