Home Attualità Salute E’ nata a Ponte a Poppi la Casa della Salute n.5 della Asl8

E’ nata a Ponte a Poppi la Casa della Salute n.5 della Asl8

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POPPI – “Doppia inaugurazione questa mattina nel comune di Poppi per altrettante strutture della Asl 8. Dapprima nel centro storico, con la sede della Prevenzione che si è collocata nei tre piani dello storico palazzo di via Cesare Battisti 13, accanto alla caserma dei Carabinieri.
Poi a Ponte a Poppi, nella centrale via Nazario Sauro, la Casa della Salute, quinta nella Asl 8 e seconda nell’alto Casentino.
“Diverse nel nome, ma non nella finalità – ha sottolineato Enrico Desideri, direttore generale della Asl – perchè la prevenzione è la vera medicina per una buona sanità”.
Entrambe le cerimonie hanno visto la partecipazione, oltre che degli operatori, dei dirigenti della Asl, degli amministratori locali e dei rappresentanti delle forse dell’ordine e del clero, anche di una gran moltitudine di cittadini, desiderosi di vedere e di capire cosa cambierà per loro.

LA NUOVA SEDE DELLA PREVEZIONE
“E’ grande la nostra soddisfazione per il lavoro fatto qui – ha detto Graziano Agostini sindaco di Poppi – perché abbiamo valorizzato un palazzo del centro storico ed evitato di impoverire Poppi di uffici a valenza comprensoriale che altrimenti avrebbero rischiato di finire concentrati in una unica sede a Bibbiena. E’ necessario mantenere una diffusione di servizi su tutto il territorio”
Il palazzo di via Cesare Battisti era una scuola di proprietà Comunale. Poi fu pensato di farci della abitazioni. Ma la Asl, che nel frattempo aveva chiuso il locale ospedale dove erano state poi collocati una serie di servizi ed uffici, ha aperto un confronto con l’amministrazione per uno scambio di immobili.
Così si è arrivati alla concessione di questa sede, prestigiosa, e altrettanto funzionale, per collocarvi all’intero i trenta operatori facenti parte delle Unità Funzionali di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, Sanità Pubblica Igiene Alimenti e Nutrizione, Sanità Pubblica Veterinaria e Ufficio Supporto Amministrativo Dipartimento della Prevenzione.
Restano invece nell’ex CTA di Poppi (distante poche decine di metri) la Medicina Legale, l'Ambulatorio Invalidi Civili, il Servizio Veterinario per le attività di anagrafe canina (identificazione/iscrizione cani e la Società della Salute del Casentino, ormai in via di chiusura). Al Comune è andata l’altra parte di ex ospedale non utilizzato dalla Asl.

Negli interventi di rito nel corso della cerimonia, particolarmente toccante il ricordo pronunciato da Sandra Fani, responsabile degli Uffici della Prevenzione di Zona, di Gabriella Ragazzini, precocemente scomparsa poco più di anno fa e che aveva contribuito in modo determinante a creare le condizioni per la realizzazione di questa nuova sede, nonché allo sviluppo professionale e umano dei personale che adesso vi lavora.

LA NUOVA CASA DELLA SALUTE A POPPI
E’ nata dalla ristrutturazione di un vecchio rudere, proprio nel centro di Ponte a Poppi, in posizione strategica vicino a tutti i servizi, con un ampio parcheggio a sua disposizione e senza alcuna barriera architettonica.
“E pensare – ha sottolineato il sindaco Agostini – che io, la mia giunta e alcuni tecnici, abbiamo rischiato grosso per far si che questo immobile restasse in mano pubblica per realizzarci questa importante struttura al servizio dei cittadini: Fummo denunciati e la Corte dei Conti ci ha messi sotto inchiesta, per darci alla fine ragione del lavoro svolto, rimarcando così la bontà della nostra operazione. Senza la determinazione di tutti noi, oggi questa struttura sarebbe in mano a qualche privato per una delle solite speculazioni”.
La Casa della Salute di Ponte a Poppi è la quinta inaugura in due anni dalla Asl. A breve ne arriveranno altre 5, mantenendo la nostra provincia all’avanguardia in questa scelta che adesso è diventata anche una strategia della riforma del Ministro Balduzzi.
La posizione è davvero strategica. “Eccellente averla a pochi metri dalla stazione ferroviaria – ha detto Luca Santini presidente della Unione dei comuni – perchè così anche le persone anziane da diversi luoghi della vallata possono venire qui senza far spostare parenti o altri con automobili.”
Carlo Montaini, direttore della zona distretto, ha illustrato i tanti servizi che troveranno ospitalità nei 360 metri quadrati di questo bel locale: il Cup, l'Attività Ambulatoriale Specialistica Convenzionata di Oculistica e di Ortopedia, 10 ambulatori multidisciplinari (3 per specialisti Usl, 2 per pediatri, 5 per medici di medicina generale), ampie sale di attesa, il punto prelievi, il Sert, il Sim, l’ufficiale sanitario di zona, il servizio infermieristico Adi, e sarà valutato presto se portarvi anche la Guardia medica o lasciarla presso la struttura di Certomondo.

Costati alla Asl 300 mila euro, i lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti su progetto del geometra Gianni Conti della Asl, sotto la responsabilità dell’ingegner Gilberto Cristofoletti. Lavori che hanno riguardato sia la parte strutturale che quella tecnica e di fornitura delle attrezzature.
Il direttore generale Desideri, nel ringraziare quanti ad ogni livello hanno collaborato a questa realizzazione, ha voluto sottolineare le buone ragioni che sono alla base di una scelta così radicale e forte verso il potenziamento e la riorganizzazione della medicina territoriale. “C’è ancora molto da fare – ha sottolineato – ma già dove la Casa della Salute opera da più tempo abbiamo osservato una riduzione di accessi al pronto soccorso del 9% in un anno, di ricoveri per scompenso cardiaco del 22% , un accesso più equo alla diagnosi che ha portato le categorie maggiormente disagiate a raggiungere la stessa quota della altre, ad esempio nei controlli per il diabete, Ecco che i risparmi così arrivano. Non è vero che si spende di più. Magari oggi così sembra, ma il minore accesso agli ospedali e soprattutto la migliore salute dei cittadini è il guadagno che noi volevamo e che stiamo ottenendo.”.
Desideri ha parlato anche del difficile momento economico, e delle strategie per evitare tagli lineari e non valutati su precise linee di intervento: “15 anni orsono in Toscana c’erano 94 ospedali, oggi sono 42. Adesso non si può tagliare oltre perchè è ormai accertato che sotto questa soglia, si torna ad avere un incremento della spesa sanitaria. Invece bisogna lavorare come stiamo ad esempio passando dalle Case della salute, ed affrontare con la medicina d’iniziativa la cronicità delle malattie che rappresentano l’80% della spesa sanitaria. Prevenire o controllare la cronicità, garantirà una migliore qualità di vita ai cittadini e una minore spesa al servizio sanitario. Certo che resta fondamentale la collaborazione piena proprio fra cittadini, medici di famiglia e intero sistema sanitario”,
Nella nuova struttura di Ponte a Poppi saranno impegnati i medici Grifagni, Vangelisti, Bacci, Matini e Cardini, e i pediatri Mezzetti e Morelli.