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C. Fiorentino, Confcommercio boccia la riforma dei parcheggi

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C. Fiorentino, Confcommercio boccia la riforma dei parcheggi

Confcommercio dice no alla proposta del Comune di Castiglion Fiorentino di rivoluzionare la sosta in centro storico. È netta la posizione dell’associazione di categoria del commercio che, valutando le prime notizie apparse sulla stampa, boccia senza se e senza ma le scelte dell’Amministrazione Comunale in materia di sosta e parcheggi.


Proposte che nel merito non convincono gli operatori, pronti a confrontarsi con il Comune per migliorare la riforma con indicazioni puntuali e precise.

“Prima di affrontare la questione il Comune ci aveva garantito un confronto che purtroppo ha disatteso, prendendo decisioni fortemente inique per la categoria” afferma Stefano Scricciolo, responsabile di zona della Confcommercio.

Le richieste dei commercianti erano infatti state chiare: no al ritorno al parchimetro e si al disco orario. “Ora apprendiamo dalla stampa che si ripristinerà invece il parchimetro, ampliando addirittura le zone – continua Scricciolo – crediamo che il pagamento del parcheggio aggraverebbe una situazione già di per sè complicata per il commercio castiglionese, ma anche per l’intera cittadinanza con l'introduzione di una nuova imposta, che si aggiungerebbe ad una tassazione già altissima”.

Una situazione inaccettabile per gli operatori e per tutta la categoria che Confcommercio denuncia in maniera forte e determinata: “Con questa rivoluzione del traffico in quasi tutto il Comune sarà quasi impossibile parcheggiare, e ciò alla lunga scoraggerà anche quelle persone che vengono da fuori, attratte da un tessuto commerciale ancora fiorente, che scelgono Castiglion Fiorentino per la qualità dell’offerta e il livello dei servizi. Senza contare che in questo particolare momento storico le attività imprenditoriali avrebbero bisogno di sostegno e di interventi per la riqualificazione di zone ad alta densità commerciale come il centro storico e viale Mazzini e non di lacci e laccioli che scoraggiano la volontà di fare impresa”.

Confcommercio chiede dunque un immediato dietrofront sui contenuti della riforma, avviando fin da subito un confronto sul merito della proposta: “Su questa delicata materia il parere della categoria non può essere tralasciato. Nel rispetto dei ruoli chiediamo all’Amministrazione un confronto chiaro sulle proposte che abbiamo letto sulla stampa. Siamo una realtà importante per il territorio e temiamo che determinate scelte possano penalizzare la città e di conseguenza le centinaia di attività commerciali e ricettive che sono presenti” conclude Scricciolo.