Home Attualità Vasco Rossi su Facebook attacca Giovanardi: “Sulla droga è scorretto’

Vasco Rossi su Facebook attacca Giovanardi: “Sulla droga è scorretto’

0
Vasco Rossi su Facebook attacca Giovanardi: “Sulla droga è scorretto’

Roma, 17 ago. – (Adnkronos/Ign) – ''E' estremamente scorretto egregio sig Giovanardi, continuare ad usare sempre la definizione 'Liberalizzazione' della droga, quando si tratta invece di 'Legalizzazione' che e' cosa ben diversa! Lei non puo' usare questi sotterfugi. Non e' onesto, non e' da Lei''. Cosi' Vasco Rossi torna sulla questione della droga e attacca su Facebook il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi, che a sua volta nei giorni scorsi aveva accusato il rocker di favorire il consumo di droga fra i giovani.
Il Blasco sottolinea che la droga e' gia' liberalizzata, perche' la ''si puo' trovare ad ogni angolo di strada! Legalizzarla significa metterla sotto controllo, sottrarne il mercato alla malavita e mettere delle regole chiare laddove al momento esiste solo la legge della giungla''.
Il rocker precisa di essere comunque contro la droga: ''Non si puo' difendere un vizio! E siamo tutti x la cultura della vita'', aggiunge, tornando a sottolineare come aveva fatto nei giorni scorsi che ''criminalizzare chi la usa e' una cosa assurda. E' come aggiungere un problema ad un altro problema''. Dopo avere citato una statistica che parlava di 55mila morti all'anno per alcool contro 950 per uso di droga, Vasco Rossi conclude, rivolgendosi a Giovanardi: ''Sostiene veramente si tratti di un problema sociale cosi' grave? La droga non e' un problema di ordine pubblico, ma un problema di ordine sanitario! Il drogato non e' un pericoloso criminale, ma un malato che soffre di una feroce dipendenza''. Immediata arriva però la replica del capodipartimento antidroga del governo, Giovanni Serpelloni: "Vasco Rossi pensi, prima di parlare e di scrivere sulla droga" afferma respingendo l'accusa di disonesta' intellettuale lanciata dal cantante contro il sottosegretario Giovanardi per aver parlato di contrarieta' alla "liberalizzazione" della droga, anziche' della sua "legalizzazione".
"E' Vasco Rossi a far confusione e a far tornare indietro di trent'anni il dibattito sulla droga", sostiene Serpelloni sentito dall'Adnkronos. Il capodipartimento antidroga stigmatizza il fatto che "Vasco Rossi parli della droga come di un vizio, mentre e' scientificamente riconosciuto che la droga e' una malattia, a sua volta prevenibile, curabile e guaribile. Parlare di vizio da' al dibattito una connotazione morale, che noi non usiamo piu', appunto, da almeno trent'anni". Quanto al merito della questione, "e' ampiamente dimostrato che legalizzare le droghe ne aumenta la disponibilita' e dunque la propensione al consumo. Basti pensare alle due forme di dipendenza attualmente 'liberalizzate' come il tabacco e gli alcolici. Per cui – conclude Serpelloni – Vasco Rossi continui a comporre canzoni e la smetta di atteggiarsi a guru delle tossicodipendenze".
Al rocker arriva poi la replica ufficiale del dipartimento antidroga della presidenza del Consiglio, affidata a un comunicato. "Vasco Rossi puo' leggere sul sito del Dipartimento Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri il testo dell'accordo che il Sottosegretario Carlo Giovanardi ha firmato a Washington l'11 luglio scorso con il Governo degli Stati Uniti e i protocolli aggiuntivi firmati a Roma il 25 luglio proprio con Kevin Sabet, consulente del Presidente Obama per le Politiche Antidroga – si legge nella nota – Scoprira' che la posizione dell'Italia coincide perfettamente con quella del Presidente Obama per quanto riguarda il no deciso ad ogni forma di liberalizzazione o legalizzazione che sia e la necessita' di potenziare le politiche che mirano al recupero integrale del tossico dipendente". Si sottolinea poi che "l'unica differenza che rende ancora distante i due Paesi e' che da noi l'uso personale non costituisce reato mentre negli Stati Uniti il semplice possesso comporta l'arresto e la condanna a severe pene detentive. Siamo comunque sempre disponibili – si conclude – a fornire a Vasco Rossi, come a qualsiasi altro cittadino, tutte le informazioni per evitargli di avventurarsi in affermazioni totalmente infondate".

Articlolo scritto da: Adnkronos