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Tumori: teenager al cellulare, non aumenta rischio cancro cervello

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Milano, 27 lug. (Adnkronos Salute) – Inseparabili dal cellulare fin dalla tenera età. Sono sempre di più i teenager cresciuti con il telefonino all'orecchio. Un esercito di baby 'hi-tech' che preoccupa gli esperti, in allarme per eventuali effetti negativi sulla salute. Uno studio, pubblicato oggi sul Journal of the National Cancer Institute, non rileva però un rischio aumentato di tumori al cervello per gli 'addicted' del cellulare, rispetto ai coetanei che non lo usano. Nessuna differenza rilevante da un punto di vista statistico, assicurano gli autori della ricerca, un gruppo di ricercatori del Swiss Tropical and Public Health Institute di Basilea (Svizzera). L'ipotesi presa in considerazione è quella che si è fatta strada con la diffusione del telefonino fra i bambini e gli adolescenti negli ultimi anni. Gli scienziati si sono infatti interrogati su un possibile incremento dei tumori del cervello nei ragazzi, che hanno un sistema nervoso ancora in evoluzione.
Timori legati anche al fatto che i più piccoli hanno una circonferenza della testa inferiore a quella di un adulto e le radiofrequenze dei campi elettromagnetici potrebbero penetrare regioni più profonde del cervello. Ipotesi tutte da dimostrare per ora, visto che non esistono studi precedenti a quello pubblicato oggi che accertano se l'uso del cellulare fin da bambini o adolescenti sia associato a un rischio amplificato di cancro al cervello. Ci ha provato Martin Roosli, ricercatore del Swiss Tropical and Public Health Institute di Basilea e autore dello studio. Con i suoi colleghi ha analizzato i dati medici di ragazzi dai 7 ai 19 anni con tumore al cervello, individuati attraverso i registri. I ricercatori hanno approfondito, con interviste faccia a faccia, le loro abitudini riguardo all'uso del cellulare.
E poi hanno anche consultato i dati delle compagnie telefoniche. Lo studio condotto fra il 2004 e il 2008, ha reclutato pazienti in Norvegia, Danimarca, Svezia e Svizzera. Sono stati coinvolti in totale 352 ragazzi con tumore al cervello e 646 sani. I ricercatori hanno scoperto che fra i teenager ammalati di cancro non c'era un numero più alto di habitué del telefonino rispetto al campione di controllo. Secondo i dati raccolti dagli scienziati, il 75,3% (265 ragazzi) dei teenager malati di tumore e il 72,1% (466) di quelli che facevano parte del campione di controllo hanno riferito di aver parlato al cellulare più di venti volte. Inoltre per il 55% (194) dei baby-pazienti e il 51% (329) del campione di controllo l'uso del telefonino è stato regolare e costante. Come ulteriore verifica i ricercatori hanno anche analizzato i dati degli operatori di telefonia mobile per un sottoinsieme di partecipanti allo studio e hanno provato a correlare il rischio di tumore al cervello con il tempo trascorso dall'avvio del contratto telefonico (ma non considerando l'intensità di uso).
E comunque, assicurano gli esperti, non è stato osservato un rischio di cancro 'maggiorato' per le aree cerebrali più esposte alle radiofrequenze del telefonino. "Poiché non abbiamo individuato una chiara relazione fra esposizione e risposta nella maggior parte delle nostre analisi, le evidenze disponibili non supportano un'associazione causale fra l'uso del cellulare e i tumori del cervello", concludono i ricercatori. Tuttavia, incoraggiano un'osservazione attenta del trend di queste malattie, dal momento che l'uso del cellulare fra i più giovani continua a crescere. In un editoriale collegato allo studio John D. Boice e Robert E. Tarone, dell'International Epidemiology Institute di Rockville (Maryland) e della Vanderbilt University di Nashville (Tennessee), lodano i ricercatori svizzeri per aver comunque "colmato un vuoto" nelle conoscenze scientifiche in questo campo, definendo rassicurante il fatto che l'incidenza del cancro al cervello nella popolazione generale, inclusi i teenager, non è cambiata negli ultimi 20 anni negli Stati Uniti e in molti altri Paesi, nonostante il progressivo e marcato aumento degli utilizzatori di telefonini. Anche da Boice e Tarone arriva però la raccomandazione per gli scienziati a proseguire con il monitoraggio e l'invito ai cittadini a usare auricolari o vivavoce, allontanando il telefonino dalle orecchie, e ad evitare di usarlo quando sono al volante.

Articlolo scritto da: Adnkronos