Home Attualità Progetto Arci Solidarietà

Progetto Arci Solidarietà

0
Progetto Arci Solidarietà

La società aretina ha conosciuto un profondo cambiamento negli ultimi vent’anni, a seguito di un intenso flusso migratorio. Per far fronte alle incomprensioni e alle difficoltà che possono nascere dal rapportarsi con culture diverse, Arci solidarietà – in collaborazione con Arci Arezzo, Orchestra Multietnica aretina, Associazione culturale Bangladesh e Cooperativa COLAP – ha in programma una serie di laboratori di integrazione sociale che rendano protagonisti figli e genitori. Queste iniziative si svilupperanno attraverso i linguaggi della musica e del teatro, come punti di partenza comuni per sviluppare una positiva educazione a rispettare se stessi e gli altri convivendo nella medesima comunità.

I “Laboratori Itineranti” in programma sono cinque, tre dei quali scolastici – che si terranno soprattutto presso alcune classi del Convitto e dell’Istituto Piero della Francesca – e due extrascolastici. I laboratori all’interno delle strutture scolastiche partiranno al rientro dalle vacanze natalizie. Glia altri, da marzo in poi, si concentreranno sulla formazione di genitori più consapevoli ed aperti ad affrontare in maniera serena ed accogliente le sfide di una società multietnica, per loro e per i loro figli. Nell’ambito dello stesso progetto, anche a Monte San Savino partiranno una serie di “Laboratori ludico-espressivi” con soggetti problematici e diversamente abili.

Nino Materazzi, presidente di Arci Solidarietà: “Gli stranieri residenti in provincia di Arezzo provengono da oltre cento paesi diversi, sono portatori di culture e aderiscono a religioni diverse: la loro integrazione nella società italiana non è quindi un problema risolvibile solo attraverso leggi – come quella sulla concessione della cittadinanza – che pure sono assolutamente indispensabili. Integrazione in una società multiculturale e multi religiosa significa innanzitutto rispetto delle identità di ogni singola comunità e pacifica convivenza delle stesse. Per ciò riteniamo che sia centrale in questo lungo percorso il ruolo della scuola. La realizzazione di un progetto che utilizzi il linguaggio universale della musica e del teatro, ci è sembrata la strada migliore per intraprendere un cammino di integrazione e di condivisione delle esperienze, insieme ai giovani studenti delle scuole aretine provenienti da paesi ed etnie diverse. Il progetto prevede anche laboratori extrascolastici e momenti di incontro con i genitori, al fine di sensibilizzare e coinvolgere anche la famiglia nel complicato processo di accettazione dell’altro e di relazionarsi ad una società multietnica”.