Roma, 23 ago. (Labitalia) – "E' una risposta giusta, rapida, da fare durante la discussione del Parlamento con l'obiettivo di cambiare la manovra". Così il leader della Fiom, Maurizio Landini, commenta la proclamazione dello sciopero generale di 8 ore per il 6 settembre prossimo da parte della Cgil. "Lo sciopero non può che essere l'inizio di una nuova fase di mobilitazione che deve puntare a un reale cambiamento in Parlamento del decreto per ottenere una nuova politica industriale e sociale", aggiunge ribadendo la necessità "di una nuova fase di mobilitazione straordinaria che coinvolga tutti i soggetti colpiti dalla crisi e che ponga al centro anche la necessità di un cambiamento politico".
Per la Fiom, infatti, "bisogna cancellare le norme sul lavoro e ripristinare le festività civili soppresse che danno identità al Paese mentre sul fisco occorre far pagare chi puo' farlo, chi non paga le tasse e introdurre la patrimoniale", spiega ancora Landini. Ma sarà il direttivo riconvocato il 9 e 10 settembre prossimi che, per la Fiom, porrà la Cgil di fronte a un nuovo quadro di relazioni industriali: "in quella sede si dovra' avviare una nuova discussione in cui la Cgil dovrà fare i conti con le novità che emergono dopo la decisione di uno sciopero generale: e cioè che le differenze con gli altri soggetti sociali, Cisl, Uil e Confindustria, sono ormai esplicite", conclude.

Articlolo scritto da: Adnkronos