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La Sampdoria retrocede in Serie B

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Genova, 15 mag. – (Adnkronos) – La penultima giornata del campionato di Serie A ha dato i suoi ultimi e definitivi verdetti per quanto riguarda la retrocessione nella serie cadetta. Il successo per 2-0 del Lecce a Bari e quello del Cesena in casa contro il Brescia per 1-0, hanno spedito la Sampdoria in serie B, complice la sconfitta dei blucerchiati contro il Palermo per 2-1 a Genova. Con questi risultati i doriani restano terzultimi con 36 punti e non possono piùraggiungere il Lecce, al quartultimo posto con 41 punti. Tutto fatto, perciò, nella zona-salvezza: la Sampdoria va in B insieme a Brescia e Bari, già retrocesse prima della giornata odierna.
Parma-Juventus: altro verdetto di questa 37esima giornata di campionato quello legato alla Juventus, battuta a Parma per 1-0 con un gol capolavoro di Giovinco, che dice addio definitivamente al sogno Champions League ed è anche praticamente fuori dall'Europa League. Solo vincendo nell'ultima giornata in casa contro il Napoli, senza che la Roma faccia punti potrebbero regalare l'ultimo posto utile in Europa a i bianconeri.
La squadra di Del Neri non riesce ad incidere e la formazione di Colomba non corre grossi pericoli portando a casa la quarta vittoria. Bari-Lecce: è stato derby vero al San Nicola, con Mutti che propone Romero e Huseklepp di punta, mentre De Canio risponde con la coppia Di Michele-Jeda. Lo spicchio del San Nicola occupato dai tifosi leccesi esplode al 7' della ripresa: incornata di Jeda su azione d'angolo e palla in rete. Al 30' Morganti sospende il derby per un minuto a causa del lancio di petardi dalla curva barese su Rosati.
Al 35' raddoppio del Lecce con Jeda che tira in diagonale dalla destra e trova la maldestra deviazione di Masiello nella propria porta. E la festa del Lecce può cominciare. Sampdoria-Palermo: Dalla gioia dei salentini al pianto dei doriani che dopo 12 anni tornano in serie B e lo fanno dopo una partita sciagurata contro un Palermo senza particolari motivazioni. Prima occasione al 30' con Pozzi che va in gol, ma Mazzoleni annulla per un fuorigioco inesistente. Si resta sullo 0-0, ma solo fino al 46' del primo tempo, quando Miccoli ammutolisce Marassi con un destro in diagonale dopo un grande scambio con Ilicic. Marassi si rianima al 5' della ripresa: alto campanile, la palla scende, Benussi va morbido e viene anticipato da Biabiany di testa, è il pareggio che riapre la corsa alla salvezza. Ma era netto il fallo dell'attaccante blucerchiato.
I rosanero poi chiedono un rigore per fallo su Hernandez, al 32' nuovo gol annullato a Pozzi, ma questa volta è in fuorigioco. Nel finale arriva il gol della vittoria del Palermo in contropiede con Pinilla. Lacrime e gelo sullo stadio Ferraris con Palombo che piange e chiede scusa ai tifosi. Cesena-Brescia: anche il Cesena è salvo con la vittoria davanti al suo pubblico in una partita a senso unico contro un Brescia pieno di seconde linee. Due legni per il Cesena nei primi 8 minuti: punizione di Parolo deviata dal 18enne Leali sulla traversa al 2' e palo di Sammarco all'8'. Al 15' della ripresa i romagnoli vanno in vantaggio con Giaccherini che batte di piatto dai 16 metri e trova la deviazione decisiva di Bega e possono festeggiare una splendida salvezza. Catania-Roma: ennesimo passo falso della Roma in una stagione che ha visto troppi alti e bassi.
La squadra giallorossa contro il Catania ha fallito l'ultima opportunita' per agganciare il treno Champions League. La squadra di Montella non e' riuscita a dare quello che il tecnico chiedeva ed è uscita battuta al Massimino per 2-1 da un Catania, già salvo, ma che ha dato tutto per chiudere in bellezza nell'ultima gara in casa del campionato, davanti ai suoi tifosi. Il gol del vantaggio di Loria aveva illuso la Roma che nella ripresa ha visto un Catania, incredibilmente più volitivo, e che ha chiuso gli avversari nella loro metà campo, trovando prima il pari con Bergessio e nel recupero il gol vittoria con Gomez.
Ora alla Roma, nell'ultima giornata contro la Sampdoria, già retrocessa, basta un pareggio per avere la certezza di essere il prossimo anno in Europa League. Rispetto alla gara col Milan, Montella, oltre agli squalificati De Rossi e Perrotta, ha dovuto rinunciare anche all'infortunato Brighi e dopo 4 minuti anche a Juan, con l'inserimento di Loria, autore del gol ma anche di molte amnesie difensive. In avanti la coppia Totti-Borriello poco ha potuto con il centravanti ex Milan, in non perfette condizioni fisiche, sostituito ad inizio ripresa da Vucinic.
Nel Catania la principale novità rispetto alla vittoriosa gara di Brescia riguarda il ritorno, dopo la squalifica, di Ledesma. Nel primo tempo la Roma passa avanti con il minimo sforzo e in maniera fortunosa. Pur senza far nulla di trascendentale, i giallorossi in vantaggio grazie a un perfetto stacco di testa di Loria, subiscono moltissimo. Il Catania ha attaccato a lungo ma ha sciupato l'incredibile colpendo anche un palo e una traversa con Maxi Lopez e Ledesma.
Unici pericoli portati dalla Roma arrivano da Totti e Borriello ma e' troppo poco. Al 47' miracolo di Doni su un angolo dalla sinistra. La palla arriva a Terlizzi che, tutto solo, calcia addosso a Doni; sulla respinta arriva Ledesma che calcia alto. Nella ripresa una Roma già incerottata, perde anche Borriello. Al 13' su un cross dalla destra di Potenza, Burdisso di testa anticipa Bergessio, sulla respinta arriva Ricchiuti il cui destro viene messo in angolo da Loria. Al 17' Vucinic da sinistra lancia in area Totti, anticipato in extremis in angolo in scivolata da Silvestre. La squadra di Simeone, comincia spingere con maggiore convinzione.
Al 26' uscita goffa di Doni che respinge di pugno e poi inciampa su un giocatore del Catania mentre la palla sta andando in porta, ma l'arbitro ferma il gioco fischiando fallo sul portiere. Al 28' Totti calcia teso in mezzo per Burdisso che da pochi passi liscia il pallone e sciupa una buona occasione. A questo punto il Catania e' padrone del campo e al 33' pareggia. Cross di Lodi dalla sinistra per Bergessio che si infila tra i difensori della Roma e di testa batte Doni. La Roma prova gli ultimi assalti ma rimedia la sconfitta. Al 50' lancio in contropiede sulla sinistra in area per Gomez che si libera di Cassetti e con un preciso sinistro in diagonale brucia Doni.
Chievo-Udinese: l'Udinese supera anche l'ostacolo Chievo e il sogno Champions è sempre più vicino. I friulani espugnano il Bentegodi per 2-0 con i gol di Isla nel primo tempo e Asamoah nella ripresa. La squadra di Guidolin compie così un deciso passo verso l'Europa che conta: con la Roma ormai fuori dai giochi solo la Lazio, quinta a -2, può ancora sperare. Ma il destino è nelle mani dei friulani, che nell'ultima giornata affronteranno un Milan già campione d'Italia. Sanchez, non al top, parte dalla panchina. Ma l'Udinese, con Abdi alle spalle di Di Natale, domina nel primo tempo. Dopo tre minuti è proprio Abdi ad impegnare Sorrentino con un destro deviato in corner dal portiere. Sorrentino salva il Chievo anche al quarto d'ora, quando chiude bene lo specchio ad Armero lanciato a rete da Inler.
La porta del Chievo resta inviolata anche al 21', ma stavolta è la traversa a salvare il portiere sulla conclusione di Di Natale. Il monologo dell'Udinese continua e alle soglie della mezz'ora la squadra di Guidolin trova il meritato vantaggio con Isla, che risolve un'azione confusa in area con una conclusione da due passi che non lascia scampo a Sorrentino. Armero sbaglia prima del riposo la clamorosa chance per il raddoppio, che non arriva nemmeno in avvio di ripresa sul tentativo di Di Natale: il n.10 si gira bene ma non inquadra la porta. Il capitano dei bianconeri ci riprova al 51' dopo un'azione personale, ma super Sorrentino è bravo a chiudere lo specchio in uscita.
Pioli getta nella mischia Moscardelli al posto di Therau e Jokic al posto di Constant. Il Chievo alza il baricentro e Handanovic non sfigura nel confronto a distanza con Sorrentino. Il portiere dei friulani risponde presente sia sul sinistro da fuori di Pellissier sia sul colpo di testa ravvicinato di Fernandes lasciato colpevolmente solo sugli sviluppi di un corner. Il sipario sul match cala con un quarto d'ora d'anticipo e l'Udinese ringrazia Asamoah, che nel momento più difficile pesca il jolly che può valere la Champions: il sinistro da fuori è imprendibile anche per Sorrentino, l'Udinese archivia il match sul 2-0, il sogno è quasi realtà.

Articlolo scritto da: Adnkronos