Il Cairo, 19 mar. – (Adnkronos/Aki) – Seggi aperti dalle 8 ora locale (le 7 in Italia) in Egitto per l'atteso referendum sulle riforme costituzionali, il primo appuntamento elettorale dopo la caduta del deposto presidente Hosni Mubarak al quale sono chiamati a partecipare circa 45 milioni di elettori.
Gli emendamenti sono stati scritti da una commissione di esperti istituita dal Consiglio supremo delle Forze armate, che ha preso il potere l'11 febbraio, sospendendo la costituzione e sciogliendo il parlamento.
La novità più importante riguarda la durata del mandato presidenziale. Sotto Mubarak, il mandato durava sei anni ed era rinnovabile all'infinito. In base alle nuove norme si può essere eletti presidente per non più di due mandati di quattro anni ognuno. Il capo dello Stato, in base al nuovo testo, è inoltre obbligato a nominare un vice, mossa che Mubarak, al potere per 31 anni, ha fatto solo a gennaio scorso, nominando il capo dell'Intelligence Omar Suleiman nel tentativo di sedare la rivolta.
La riforma rende inoltre più semplice candidarsi alle elezioni presidenziali. Tre sono le possibilità indicate dal nuovo testo: il sostegno di 30 membri del Parlamento, la raccolta di 30mila firme in almeno 15 governatorati rappresentativi di varie aree del paese, l'essere membro di un partito politico che ha almeno un rappresentante in parlamento.
L'esito del referendum si preannuncia tutt'altro che scontato, con una parte significativa dei movimenti legati alla rivolta che ha scalzato Hosni Mubarak che chiedono di votare per il 'no'. Gli ultimi sondaggi dei giorni scorsi indicano che circa il 60% degli elettori potrebbe esprimere parere negativo sulla riforma.
Si tratta del primo voto libero in Egitto. Gli elettori, infatti, potranno per la prima volta presentarsi ai seggi e votare muniti solo della loro carta d'identità, senza necessità di doversi registrare a delle liste prima delle consultazioni, come avveniva quando Mubarak era in carica. I seggi chiuderanno stasera alle 19 ora locale (le 18 in Italia).

Articlolo scritto da: Adnkronos