Home Nazionale Egitto, potere in mano all’esercito Hosni Mubarak sta per dimettersi

Egitto, potere in mano all’esercito Hosni Mubarak sta per dimettersi

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Il Cairo, 10 feb. (Adnkronos/Aki) – Diciassette giorni dopo l'inizio della protesta, "il presidente Hosni Mubarak ha lasciato il Cairo''. E' quanto si legge sul sito dei Fratelli Musulmani, principale forza di opposizione in Egitto, citando "fonti sicure". I dimostranti, a quanto pare, ce l'hanno fatta. Secondo la tv satellitare 'al-Arabiya', infatti, il presidente egiziano è partito per Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso, accompagnato al capo di Stato maggiore dell'esercito, Sami Annan, che ha detto: "Tutte le vostre richieste verranno soddisfatte stanotte". La rete americana 'Abc News' gli ha chiesto se ciò significa che Mubarak lascerà l'incarico. "Finirà stanotte", ha risposto Sami Annan. E fonti dell'aeroporto militare del Cairo hanno confermato al partito di opposizione al-Wafd che "il presidente ha lasciato il Cairo diretto a Sharm el-Sheikh". La partenza, secondo fonti vicine alla presidenza, citate dal sito dei Fratelli Musulmani, "è stata decisa dopo che l'esercito gli ha impedito di annunciare una cessione del potere al suo vice, Omer Suleiman" perché la mossa "non calmerebbe la piazza". Il presidente, aggiungono le fonti, è in viaggio "con la famiglia" e il discorso che sarà trasmesso a breve dalla tv di Stato "è stato registrato in precedenza". Da parte sua, il premier Ahmed Shafiq, citato dalla tv satellitare 'al-Arabiya', ha fatto sapere che "la situazione potrebbe risolversi presto". Del resto, ormai, ''il potere in Egitto è passato nelle mani dell'esercito" ha annunciato il sito del partito di opposizione egiziana 'al-Wafd'. Ore di attesa, quindi, per i dimostranti che sono in piazza al Cairo per il 17esimo giorno consecutivo. In centinaia hanno strascorso la notte accampati in strada, vicino alle sedi parlamentari. Le autorità egiziane hanno comunque deciso di schierare di nuovo l'esercito a difesa di alcuni obiettivi sensibili al Cairo. Per quanto riguarda le altre città, a Port Said un gruppo di manifestanti ha preso d'assalto la sede della polizia. Secondo quanto riferisce 'al-Jazeera', i manifestanti – circa 3.000 persone – hanno dato fuoco a 15 auto della polizia. Il sito dell'emittente, inoltre, fa sapere che è stato licenziato il responsabile della sicurezza della città di Wadi al-Jadid, teatro da giorni di gravi scontri tra manifestanti e forze di sicurezza che hanno provocato la morte di 5 persone e decine di feriti. Il capitano di polizia che ha autorizzato gli agenti a sparare sulla folla è stato arrestato e sarà processato. Intanto la procura del Cairo ha accusato formalmente l'ex segretario del Partito nazionale democratico al governo, Mohammed Ezz, e tre ex ministri del passato governo di corruzione. Lo ha reso noto la tv di Stato egiziana. La procura ha confermato anche il congelamento dei conti correnti di Ezz, dell'ex ministro del Turismo Zuheir Jarana, dell'ex ministro per l'Edilizia pubblica Ahmed Moghrebi e dell'ex ministro del Commercio Mohammed Rashid. La procura li accusa anche di peculato e di altri reati commessi durante l'esercizio delle loro funzioni pubbliche.

Articlolo scritto da: Adnkronos