Home Nazionale Egitto ancora in piazza contro Mubarak. Ministero della Difesa: ‘&

Egitto ancora in piazza contro Mubarak. Ministero della Difesa: ‘&

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Il Cairo, 2 feb. (Adnkronos/Aki/Ign) – All'indomani del discorso del presidente egiziano Hosni Mubarak, nono giorno di protesta contro il rais a piazza Tahrir, al Cairo. L'esercito, riferisce la tv 'al-Jazeera', continua a presidiare la piazza simbolo della rivolta egiziana contro Mubarak. Alla popolazione non è piaciuto l'intervento di ieri sera del presidente, che ha assicurato che non si ricandiderà alle elezioni di settembre, restando però al suo posto fino alle consultazioni per gestire in prima persona la transizione. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiesto che "la transizione cominci ora'' ed è intervenuto anche il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan. "E' molto importante superare questo periodo con un'amministrazione provvisoria – ha dichiarato il premier turco – L'attuale amministrazione non sta ispirando fiducia per una rapida transizione verso la democrazia''. I manifestanti hanno assicurato che resteranno in piazza fin quando Mubarak non abbandonerà il palazzo presidenziale. Intanto i Fratelli Musulmani, attraverso il loro portavoce, Mohammed Mursi, hanno bocciato l'intervento dell'anziano presidente, sottolineando come ''non soddisfi nessuna richiesta'' della popolazione. Le parole di Mubarak, secondo Mursi, sono arrivate troppo tardi. Anche il movimento giovanile del '6 aprile' ha bocciato il discorso del presidente egiziano. ''Continueremo a manifestare – ha detto un portavoce del gruppo dal Cairo – fin quando non verranno soddisfatte le nostre richieste, soprattutto la domanda di dimissioni di Mubarak e del suo governo''. Il ministro delle Finanze egiziano, Samir Radwan, parlando alla radio della 'Bbc', ha detto che il governo egiziano ''è aperto al dialogo con tutti i settori dell'opinione pubblica'', quindi anche con i Fratelli Musulmani, mentre il ministero della Difesa del Cairo, in un comunicato letto alla tv di Stato ha chiesto ai manifestanti di tornare a casa ''per permetterci di riportare la sicurezza nel Paese". "Il vostro messaggio è chiaro e le vostre richieste sono state recepite – ha affermato il portavoce dell'esercito che ha letto la nota – possiamo mai continuare a stare in strada ancora a lungo interrompendo la vita del Paese, tenendo le scuole chiuse e le attività lavorative ferme?". Il ministero della Difesa ha chiesto quindi ai manifestanti di interrompere la protesta: "Dobbiamo pensare al futuro del Paese e pensare all'Egitto. Non ve lo chiediamo con la forza, ma con il dialogo". Alcune migliaia di persone stanno manifestando questa mattina davanti alla sede della tv di stato egiziana, al Cairo, in favore di Mubarak. Secondo l'inviato dell'emittente araba 'al-Jazeera', il ministero dell'Informazione egiziano ha chiesto ai giornalisti della tv pubblica di scendere in strada e manifestare in favore del presidente. Un gruppo di manifestanti si sta dirigendo verso piazza Tahrir dove da giorni stazionano gli oppositori del regime e, secondo quanto riferisce la tv satellitare 'al-Arabiya', si temono scontri tra i militanti delle opposte fazioni. Nella notte, poco dopo la conclusione dell'intervento del presidente trasmesso in diretta dalla tv di Stato egiziana, scontri sono scoppiati tra sostenitori del presidente e manifestanti antigovernativi nella città di Alessandria. I disordini, secondo 'al-Jazeera', non hanno provocato vittime. Al Cairo, invece, la notte è trascorsa senza che si siano registrati incidenti. Le autorità egiziane hanno ridotto le ore di coprifuoco decretate nei giorni scorsi al Cairo, ad Alessandria e a Suez. Secondo quanto riferisce la tv di stato egiziana, a partire da oggi il coprifuoco entrerà in vigore alle 17 ora locale, le 16 in Italia, per terminare alle 7 di domani mattina, le 6 nel nostro paese. Intanto, dopo giorni di blocco e oscuramenti, sta tornando a funzionare la rete Internet nel Paese. Lo riferisce 'al-Arabiya'. Funziona di nuovo anche 'Facebook' e la pagina del movimento giovanile '6 aprile' ha riperso a pubblicare notizie e messaggi dall'Egitto.