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E’ tempo di vacanze e saldi

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E’ tempo di vacanze e saldi

Roma, 4 lug. – (Ign) – E' tempo di vacanze ma anche di saldi. Partita sabato 2 luglio, la corsa agli sconti non ha registrato il boom tanto sperato dai commercianti. Tanto che il Codacons parla di una contrazione delle vendite mediamente del 5% rispetto al primo giorno di saldi dello scorso anno, che potrebbe arrivare addirittura al 15%. Forse è la crisi economica, ma Insomma, per ora gli italiani si limitano a guardare le vetrine. Complice la crisi economica, il consumo è diventato più equilibrato. Tanto che da un'indagine del Censis, oltre il 57% degli italiani ha la sensazione che al di là dei problemi di reddito, c'è un desiderio meno intenso di consumare. Ma, finalmente si fa largo anche la percezione dello spreco o meglio dell'eccesso di abbondanza: oltre il 51% degli italiani ritiene che ci sono settori in cui si potrebbe consumare di meno. Un esempio per tutti sono gli sprechi alimentari: dati Fao, dimostrano che circa un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano, cioè circa 1,3 miliardi di tonnellate, va buttato.
Crisi economica o non, bisogna ripensare il nostro stile di vita. Come? Riducendo gli sprechi, gli eccessi, gli acquisti inutili e la produzione di rifiuti. Proprio per questo, il Codacons ha messo a punto un decalogo, utile per chi è affetto da shopping compulsivo e vuole evitare fregature.

1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c'è più bisogno, come stabilito dall'art. 1495 del codice civile, di denunziare ''i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta''. Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare ''al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto''.

2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce 'Saldo' deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli.

3. Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l'acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4. Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.

7. Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto ''in modo chiaro e ben leggibile'' (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8. Prova dei capi: non c'è l'obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9. Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. 10. Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure all'Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.

Articlolo scritto da: Adnkronos