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Chiusura di Stefan, Uiltucs e Comune insieme per le lavoratrici

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Chiusura di Stefan, Uiltucs e Comune insieme per le lavoratrici

Arezzo – “Piena solidarietà alla 20 dipendenti di Stefan. E disponibilità ad incontrare sia l’attuale proprietà che quella annunciata. Il nostro obiettivo è difendere l’occupazione”. Ecco quanto dichiarato dal sindaco Giuseppe Fanfani, il suo vice Gasperini e dagli assessori De Robertis e Donati in seguito all'incontro che questa mattina hanno avuto con una delegazione di lavoratrici della Stefan e il dirigente della Uiltucs Marco Conficconi. Come già annunciato nei giorni scorsi Stefan chiude il punto vendita di viale Mecenate e adesso l'ha ufficializzato attraverso una comunicazione che contiene la decisione di cedere il ramo d’impresa. Da qui la preoccupazione delle venti dipendenti, tutte poco più che trentenni e due in maternità, e del sindacato. "Videtta, amministratore unico di Stefan, ha assicurato alle lavoratrici che dal 4 settembre, giorno di chiusura dell'attività, avvierà una procedura di mobilità. Ma ancora nè noi e nè tantomeno i lavoratori abbiamo la certezza che si impegnerà in questa direzione – ha spiegato Conficconi – Per questo chiediamo sia a Videtta che ai nuovi proprietari cinesi come anche all'Amministrazione di instituire un tavolo per tutelare le dipendenti. Vogliamo essere sicuri che la procedura di mobilità venga avviata e vogliamo esserne certi entro la fine di agosto. Inoltre c'è anche da capire se Videtta abbia intenzione di aprire un'altra attività ad Arezzo dato che in questo caso vorremmo che riprendesse alle sue dipendenze le venti lavoratrici che adesso ha lasciato a piedi senza nemmeno preavviso". E Conficconi ha anche anticipato come di muoverà il sindacato nel caso in cui Videtta si rifiutasse di presentarsi al tavolo: "Abbiamo chiesto anche al Comune di tenere in considerazione queste ragazze nel caso in cui venissero aperti nuove attività o comunque ci fosse richiesta di lavoratrici".
Intanto tra due giorni, giovedì 25, la Uiltucs incontrerà di nuovo le venti dipendenti per cercare di gestire al meglio la situazione e garantire un futuro a questo gruppo di donne ed alle loro famiglie.
Il negozio chiuderà ufficialmente i battenti il 4 settembre ma i dipendenti rimarranno al lavoro fino al 30 dello stesso mese per smantallare il negozio e proprio nello stesso giorno terminerà anche il loro contratto.