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Attenzione a non trasformare il valdarno in un grande outlet

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Attenzione a non trasformare il valdarno in un grande outlet

Incontro tra Confesercenti Firenze e Confesercenti Arezzo per contrastare lo sviluppo della grande distribuzione sul settore dell’abbigliamento. Di fatto il Valdarno fiorentino e aretino si sta trasformando in un grande outlet che genera difficoltà al commercio dei centri storici.
L’occasione dell’incontro tra il direttore di Confesercenti Firenze, Alberto Marini e quello di Arezzo, Mario Checcaglini è motivato dall’ennesima apertura di una grande superficie dedicata alla moda. In vista della prossima inaugurazione del “Fashion valley” a Reggello, i due vertici provinciali di Confesercenti assieme ai rispettivi responsabili delle aree interessate dal fenomeno Elena Prosperi e Alvisi Valeri, hanno analizzato la problematica della proliferazione delle grandi e medie strutture della moda.
Secondo Confesercenti la struttura di 5mila metri quadri che sarà inaugurata tra pochi giorni avrà ripercussioni sul commercio dell’intera area del Valdarno sia fiorentino che aretino e per questo i responsabili dell’associazione di categoria si sono incontrati per delineare una strategia comune con l’obiettivo di frenare il proliferare di outlet e di grandi magazzini.
“È molto preoccupante – dichiara Alberto Marini – la situazione del commercio nell’area del Valdarno. Di anno in anno nel fiorentino si aggiungono aree commerciali che di fatto danneggiano seriamente le attività che lavorano nei centri storici, siano esse del valdarno fiorentino che aretino”.
“Nel mese di novembre a Incisa Valdarno – prosegue Mario Checcaglini – aprirà una nuova struttura. La Fashion valley con una dimensione di 5mila metri quadri è l’ennesimo spazio commerciale che si aggiunge a quelli già esistenti. Migliaia di metri quadri a destinazione commerciale che assieme a ‘The mall’ e ad altre realtà come per esempio Dolce Gabbana, Disel e il centro commerciale a grandi firme fanno superare oltre 13mila quadri di commercio a nostro avviso ‘anomalo’. Intendiamo dire che questi spazi hanno ormai creato una oasi del commercio staccata dalle periferie e dai centri abitati”.
“Sono capannoni – aggiungono i direttori di Confesercenti – pieni di merce che attraggono i clienti con il miraggio del prezzo scontato, che poi non lo è, svuotando i centri commerciali e i negozi tradizionali. La situazione è quindi insostenibile per lo sviluppo dell’economia locale. Le amministrazioni locali valdarnesi non possono pensare di destinare a commercio qualsiasi capannone inutilizzato nel territorio, tantomeno consentirne di nuovi con questa destinazione”.
Per sensibilizzare i sindaci Confesercenti intende promuovere un incontro pubblico con tutti gli amministratori del Valdarno aretino e quello fiorentino per “denunciare” la situazione non più sostenibile dalle piccole e medie imprese del commercio e per sollecitare le pubbliche amministrazioni affinchè adottino strumenti urbanistici capaci di salvaguardare i centri storici dal proliferare di capannoni dedicati al commercio e utilizzati dalla grande distribuzione.