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Arriva a 23,6 mln euro valore economico del riciclo ‘hi-tech’

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Arriva a 23,6 mln euro valore economico del riciclo ‘hi-tech’

Roma, 18 lug. (Labitalia) – Smaltire prodotti hi-tech produce valore. Lo smaltimento di schede e cavi, in Italia, ha infatti consentito di riciclare importanti quantità di metalli quali rame, oro, argento, alluminio e palladio per un valore economico complessivo stimato in circa 23,6 milioni di euro. E' quanto emerge da uno s
tudio realizzato da ReMedia e Gfk Eurisko, in collaborazione con l'Associazione recupero rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche e Remade in Italy. Con 37.000 tonnellate di rifiuti di piccoli apparecchi elettronici domestici (paed) avviati al riciclo nel 2010, a fronte di un immesso sul mercato di 220.000 tonnellate, il tasso di raccolta di questa categoria risulta essere tra i più deboli dell'intero comparto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti Raee.
Pur essendo in crescita del 21% rispetto all'anno precedente, esso è infatti di ben 10 punti inferiore alla media nazionale (pari al 26%). La valorizzazione dei metalli ottenuti nel 2010 dal riciclo dei paed è stimata in circa 23,6 milioni di euro. Il tasso di raccolta dei paed in Italia è tra i più bassi d'Europa: 16,8% contro 26%. Mentre la media di raccolta in Ue è di 1 chilo ogni 4 acquistati, l'Italia si ferma a 1 chilo ogni 6.
Negli ultimi dodici mesi, 1 italiano su 2 ha acquistato un paed e 1 su 3 ne ha smaltito almeno 1. Di questi, meno di 1 su 2 sembra averlo fatto in modo corretto. L'Italia mostra evidenti carenze strutturali. La densità delle isole ecologiche al Centro e al Sud è di solo 0,3 ogni 10.000 abitanti. Anche l'uno contro uno' è un tasto dolente: meno del 4% degli italiani ha sfruttato la modalità di ritiro gratuito in punto vendita. Gli italiani reclamano la necessità di avere maggiori informazioni sia su questioni tecniche, sia sui benefici del riciclo. Solo 1 italiano su 2 ha utilizzato un centro di raccolta comunale almeno 1 volta nel 2010.

Articlolo scritto da: Adnkronos