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Via dall’Afghanistan entro il 2014

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Lisbona (Adnkronos/Ign) – I capi di Stato e di governo della Nato ed i rappresentanti della missione Isaf hanno dato il via libera oggi al processo di transizione in Afghanistan, che dovrà cominciare all'inizio del prossimo anno, per concludersi entro la fine del 2014.
E' il risultato dei lavori della seconda giornata del vertice di Lisbona, dedicata proprio all'Afghanistan, ai quali partecipano il presidente afghano Hamid Karzai e i rappresentanti dei 48 Paesi impegnati nella missione Isaf. Secondo le anticipazioni del documento finale, la transizione "ad una piena responsabilità e leadership afghana nel settore della sicurezza è irreversibile".
"In alcune province e distretti – si legge – è in linea per cominciare all'inizio del 2011. Ribadiamo il nostro sostegno all'obiettivo del presidente Hamid Karzai (presente al vertice, ndr) perché le forze afghane guidino e conducano le operazioni di sicurezza in tutte le province entro la fine del 2014".
La Nato ribadisce il suo sostegno al processo di riconciliazione in Afghanistan, ma a tre condizioni. Nel documento finale del vertice si legge: "Continuiamo ad appoggiare gli sforzi guidati dagli afghani per riconciliare e reintegrare quei membri dell'insorgenza che rinunciano alla violenza, tagliano i legami con i terroristi e accettano la Costituzione afghana". Nello stesso testo si sottolinea l'importanza che l'Afghanistan "rispetti i suoi obblighi costituzionali e internazionali sui diritti umani, in particolare delle donne".
Riguardo alla partnership di lungo periodo che l'Alleanza atlantica intende avviare con l'Afghanistan, nel documento finale si legge: "La Nato riafferma il suo impegno di lungo periodo per un Afghanistan sovrano, indipendente, democratico, sicuro e stabile, che non sarà mai rifugio sicuro per i terroristi ed il terrorismo". "L'inizio della transizione – afferma il testo – darà l'opportunità alla Nato ed all'Afghanistan di rinnovare e costruire una partnership robusta e duratura, complementare alla missione Isaf e che continui dopo la sua conclusione".
Il documento siglato dai capi di Stato e di governo della Nato e dai rappresentanti della missione Isaf, insieme a Karzai, precisa inoltre che "l'Alleanza non ha l'ambizione di stabilire una presenza militare permanente o di usare la sua presenza contro altri Paesi".
Prima del via libera il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Anders Fogh Rasmussen, aprendo la seconda giornata di lavori del vertice, aveva anticipato: "Prenderemo decisioni che segnano un importante passo avanti per vedere l'Afghanistan stare sulle proprie gambe ed essere in grado di garantire la sicurezza".
A margine del vertice il ministro degli Esteri Franco Frattini ha riferito che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama "ha ringraziato personalmente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi" per l'impegno sugli istruttori in Afghanistan, dove l'Italia invierà altri 200 addestratori. "Dobbiamo salutare con molto favore gli sforzi che stanno facendo Berlusconi e (il premier canadese Stephen) Harper – ha detto Obama – grazie alla loro leadership stanno facendo veramente la differenza sul terreno".
Berlusconi avrà oggi un incontro bilaterale a Lisbona con il presidente russo Dmitry Medvedev e con il presidente kazako Nursultan Nazarbayev. Per il ministro degli Esteri, invece, sono in agenda colloqui con i colleghi di Francia e Germania, Michelle Alliot Marie – che vede per la prima volta dopo la sua nomina al Quai d'Orsay la settimana scorsa – e Guido Westerwelle. In programma anche un bilaterale del titolare della Farnesina con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon.

Articlolo scritto da: Adnkronos