Casentino – «Scrivo per richiamare l'attenzione su una situazione strana, ovviamente riguardante la viabilità.
Viaggio tutti i giorni dal Casentino ad Arezzo da ormai 22 anni e di cose strane ne ho viste tante, questa per veramente allucinante.
A Subbiano intorno al vecchio ospedale, lato distributore Api (ora IP) c'era una reciunzione fatta con una rete a maglie e da una buco nella rete, tutte le mattine mamme e nonne con bambini piccoli per mano attraversavano la strada per portarli all'asilo oppure a scuola, immagino. Per terra niente strisce pedonali. Nessuna segnalazione.
Da circa un anno (o forse più) la vecchia rete stata eliminata e sono stati installati dei pannelli in lamiera verdi alti svariati metri. Impossibili da scavalcare, ho pensato, ma… dopo l'installazione delle barriere si è pensato bene di creare addirittura una "porta" alla fine dei pannelli, per continuare a dare il pericolosissimo accesso all'area ex ospedale.
Probabilmente per chi abita dietro il distributore questa una strada è molto comoda per raggiungere le scuole e tutte le mattine pensa bene di far rischiare la vita ai propri bambini facendogli attraversare una strada con un traffico assurdo. Le strisce pedonali non ci sono e non ci sono mai state, sicuramente il Comune non approva ufficialmente l'attraversamento.
Allora perchè hanno creato addirittura un invito nelle barriere invece di chiuderlo definitivamente?
Un buco nella rete lo poteva aver fatto chiunque, ma ora la cosa spudoratamente voluta!
Perchè non invitare invece a passare le persone dal sottopasso (a 150 metri) tra il centro commerciale Janus e la rotonda creato anch'esso da uno-due anni?
Immagino che il sottopasso dovesse servire anche a questo… collegare "Subbiano 2" a Subbiano senza rischiare la vita, a piedi ed in auto.
Come si fa a tollerare una cosa del genere?
Ci vuole forse una bella notizia del tipo "giovane madre spiaccicata con i suoi due bimbetti mentre li accompagnava a scuola"?»

Articlolo scritto da: Simone Pieri