Home Nazionale Strangolò il marito nel sonno e poi bruciò il corpo

Strangolò il marito nel sonno e poi bruciò il corpo

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Bari – (Adnkronos) – Si è conclusa a Villanova di Ostuni (Brindisi) la latitanza di una 45enne di Sannicandro di Bari, Rosalba Bongallino, da tre anni irreperibile per la notifica di un ordine di carcerazione per una pena definitiva a 13 anni e 6 mesi per omicidio, soppressione e occultamento di cadavere.
I fatti risalgono alla notte tra il 29 ed il 30 luglio del 1998 quando la donna, insieme alla figlia minorenne ed a sua madre, uccise il marito, il 36enne Beniamino De Meo, occultandone il cadavere e denunciandone poi la scomparsa. A trovare il corpo semi-carbonizzato dell'uomo, il 7 agosto successivo in un casolare abbandonato di Acquaviva delle Fonti adibito a custodia di attrezzi agricoli, furono due contadini che diedero l'allarme ai carabinieri. Partirono quindi le indagini che in poco tempo consentirono ai militari di far luce sull'atroce delitto e di fermare le tre donne.
Quella notte, dopo l'ennesimo litigio, la donna, con la complicità di suocera e figlia, dopo aver somministrato al marito dei tranquillanti, mescolandoli alle pietanze preparate per cena, lo strangolò nel sonno. Il cadavere venne portato nel box della casa, luogo dal quale venne ripreso il pomeriggio successivo e poi depositato nel casolare. Lì cosparsero il corpo di benzina e appiccarono il fuoco.
La donna, dopo aver scontato diversi anni di carcere e agli arresti domiciliari, era tornata in libertà e, sapendo di dover saldare il conto con la giustizia, aveva tagliato quasi del tutto i ponti con la cittadina di Sannicandro. Nel corso delle indagini è emerso che la donna aveva allacciato di recente una relazione sentimentale con un uomo che, periodicamente, raggiungeva Sannicandro. Attraverso le attività tecniche e seguendo con estrema cautela i suoi spostamenti (la donna non usciva nemmeno per fare la spesa) i carabinieri hanno circoscritto l'obiettivo, individuando la villetta della piccola località brindisina dove la stessa si nascondeva. Dopo l'arresto, è stata associata presso la casa circondariale di Lecce.

Articlolo scritto da: Adnkronos